Le otto montagne 

“Chi ha vinto il premio Stega quest’anno?””Paolo Cognetti”

“Non lo conosco. Titolo del libro?”

“Le 8 montagne”

“Ok, non lo compro. Io le odio le montagne”

E poi, invece, l’ho comprato e finito in 24h.

Che vi posso dire?! Da anni non trovavo un premio Strega così incredibilmente strameritato!

Un libro bello, bellissimo.

Poetico, delicato, romantico, modernamente classico, dolce, duro.

Bello.

Le montagne sono lo sfondo, sono la cornice e la radice. Poi ci sono la famiglia e l’amicizia. Una profonda, grande e commovente amicizia tra Pietro e Bruno.

Un cittadino il primo, un montanaro il secondo; un solitario per scelta il primo, un solitario per necessita il secondo.

C’è anche un irrisolto rapporto padre-figlio; ci sono tante di quelle cose che non ti stacchi fino a che non l’hai finito.

È proprio bello.

Mi sono commossa ad un certo punto e non è la fine.

Ci sono richieste di aiuto più o meno velate; ci sono risposte più o meno dirette; c’è l’amore non manifesto, la complicità naturale, la necessità di condividere.

La montagna pure è presente, molto presente ma discreta come lo è naturalmente.

Meno irruente del mare, più silenziosa, più delicata eppure crudele come da copione.

Davvero bello, bravi voi dello Strega, ottima scelta quest’anno.

3 pensieri su “Le otto montagne 

  1. mi è piaciuto perchè:
    sono belle le descrizioni dei paesaggi, i suoni, i profumi, la luce, sembra di essere li;
    la montagna custodisce un’ amicizia povera di parole ma forte perchè resiste alla prova del tempo e se vuoi della “distanza”
    perchè la malinconia ti accompagna per tutte le pagine
    perchè c’è una donna alla “regia”
    perchè c’è un padre e due figli, uno biologico e distante, l’altro scelto per caso ed erede morale della passione per la montagna.

    Forse un po’ scontata la fine

    Piace a 1 persona

Lascia un commento