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Facile così…

L’altro week end dovevo partire.

Volo sabato mattina alle 9.00, rientro lunedì mattina alle 7.00.

Destinazione: mare. Ok?! Bene!

La prima valigia, preparata il giovedì sera, conteneva 6 paia di scarpe. Direte voi: ma sei matta?! Risponderò io: può darsi ma non del tutto e vado ad elencarvi le motivazioni.

Intanto il lunedì mattina sarei andata direttamente in ufficio, quindi paio nr. 1 per completo nr. 1 da mettere in ufficio:  insostituibile;

poi servivano quelle per il mare, paio nr. 2: imprescindibili;

poi giugno è un mese infingardo e non sai se fa caldo o freddo quindi doppia versione (chiuse/aperte), per doppio completo per le due sere, non la vuoi immaginare?! Impossibile.

Poi chiudo la valigia, la tiro su, mi rendo conto che pesa un quintale e rivedo le mie scelte.

Alla fine ne ho portate 4 e, se escludiamo quelle usate per il lunedì mattina, me ne sono servite due.

Non è facile, amici: i colori, il cado/freddo, le occasioni… un problemone!

Poi apri il giornale e vedi Michelle Obama nel suo viaggetto in Europa e pensi “Ah Michelle, e così siamo brave tutte. Così è facile, però!”.

La vedi che scende dall’aereo con i suoi vestitini anni ’50 con la gonna larga, che io quelli manco nell’armadio a casa li posso tenere perché sono ingombranti e, in due giorni, gliene ho visti addosso almeno tre. Ovviamente ogni vestito ha una sua scarpa ed ogni scarpa una borsa ma Michelle mica viaggia con il volo low cost che prevede massimo 10kg di bagaglio.

Altro che 6 paia di scarpe, Michelle. E poi, insieme a lei, le figlie e pure quelle sono femmine e daje di vestitino e scarpe etc etc.

Vorrei essere una mosca per entrare nell’Air Force One e vedere come si sono organizzati con i bauli perché si fa presto a dire “sto fuori per il week end”,  si fa presto a fare una valigia per due giorni se la tua valigia è l’Air Force One… vieni e vola Meridiana, cara Michelle, poi ne riparliamo!

E daje.

 

Premiata ditta

“Questo week end c’è una festa. Vieni?!” e io “No, questo week end vado a Marsiglia.”

“A Marsiglia?! E perché Marsiglia?!” e allora io: “prima di tutto: perché no?! E poi il biglietto costava 35€ andata e ritorno, che facevo?! Non ci andavo?!” e il mio interlocutore “bè, certo!”.

Questo fate conto 10 volte la settimana scorsa. Alla parola “Marsiglia” tutti la stessa reazione ed, effettivamente, dopo averla vista vi potrei dire “ma anche si può evitare!”… certo, dopo averla vista. Perchè proprio questo è il punto: le città, i posti, i paesaggi si devono vedere per poter dire “non mi piace”.

Io questo faccio.

E allora capita che dopo aver visto le città più famose, più note, più celebrate, decidi di investire questi 35€ (andata e ritorno: insisto!) per valutare un’altra località che tra l’altro è da tanto che volevo vedere, eh!

E come faccio spendere solo € 35 per un biglietto aereo?!

Intanto parto al di fuori dei periodi convenzionali. Mai mi vedrete in giro per il mondo nei ponti comandati… questo mi ha portato a visitare Varsavia con meno 17 gradi l’anno scorso, ma se “turista intelligente vuoi apparire un po’ devi soffrire”.

Poi comincio a fare simulazioni e, come ben dice la mia socia, “la meta la fa il prezzo”!

E questa ricerca può essere fatta anche (e forse soprattutto) a partire da un mese e mezzo/due dalla partenza, roba che se non te lo segni te lo scordi pure che devi partire.

Poi, fermato il volo, pensi all’albergo. E qui: mentre per il volo conviene andare a cercare sul sito delle compagnie aeree, per l’albergo no: i motori di ricerca sono migliori. Il mio preferito è booking e sicuramente ci sono delle offerte che gli alberghi da soli non fanno. Quindi prenoto e cerco di trovare quelli che consentono la cancellazione senza addebito fino a 24 ore prima, così se ci ripensi, se ne vuoi un altro sei libero di cancellare la prenotazione.

Dopo di che metti da parte tutto ed una settimana prima della partenza cominci dire “No, questo week end non posso, devo andare a Marsiglia!” e quello “A Marsiglia?! E perché Marsiglia?!” … e si ricomincia… buon viaggio!

PS: il post è scritto in prima persona ma tutto questo è possibile anche perchè ho una degna socia con la quale condivido questa follia. Onore al suo merito, sempre.

Si parte!

Parti e poi torni e prima di partire sempre la stessa storia: che mi porto?!

Bè, ragazzi, facile non è ma manco tanto difficile anche se in questi due giorni a Bilbao ho visto cose tra i turisti che io boh!

Per esempio: se stai andando in un paese la cui temperatura si agira intorno ai 25 gradi di giorno e 20 la notte e hai la la prontezza di portarti un paio di (ahimè) pinocchietti di cotone (che sconsiglio di avere nell’armadio sempre e comunque!) non puoi poi indossarli con un giacchetto di pile! E che cacchio?! Non si può! Ho capito che non so bene da quale paesa del nord Europa vieni ma NON SI PUO’ comunque.

Allora, facciamo così, seguite queste due/ tre dritte che vi aiuteranno per una valigetta da week end (poi per approfondimenti sempre vadobenecosi@gmail.com).

First of all, guardate il meteo. È una cosa che odio, mi sa di anziano, a Roma non lo guardo mai perché preferisco non sapere e, soprattutto, non mi va di deprimermi ante tempo se è brutto, ma se dovete partire un occhio buttatelo per sapere.

Visto il meteo, decidete le scarpe e, in base a quelle, decidete il guardaroba da portare. Sceglietele comode, ma non mi fate vedere scarpe che non mettereste neanche per andare al prato a portare il cane! Comodo non può essere sinonimo di orrore, sia chiaro, quindi regolatevi! Se scegliete scarpe marroni NON mi fate vedere giacche nere e viceversa. Vi consiglio un colore neutro che non vi vincoli troppo. Oppure uno di base su cui costruire il resto.

Contate i giorni in cui state fuori e scegliete tanti completini quanti sono i giorni di permanenza, così eviterete troppa roba e troppo peso.

Maglietta carina per la sera e magari ballerine da sostituire alle scarpe da passeggio, possono tornare utile ma considerate che potreste non usarle perché la stanchezza vi attanaglierà.

Per il beauty non vi portate il bagno, che tanto non vi serve, ma le confezioni da viaggio che bastano e avanzano: la vostra pelle non se la prendeà se per due giorni la tratterete in maniera diversa.

Vedete che è facile, non ci vuole niente e, se non ci vuole niente, fatelo! Non mi fate vede’ cose che manco a carnevale… perchè potete andare anche in capo al mondo ma le foto vi seguiranno e torneranno con voi.