Borgogna on the road

Di seguito troverete una guida non richiesta di un petite e très jolie tour in Borgogna in 8 giorni.

Giorno 1: Roma- Macon.

10 ore di cui una per il traforo Monte Bianco, capisco sia unica strada ma proprio per questa dovrebbero modernizzarsi… e che cavolo: ancora con il sig. a cui pagare, ti credo che si forma la fila! Hotel Panorama 360: bello e centrale, con spa strepitosa.

Giorno 2: Macon – Cluny – Tournus – Chalon sur saone.

Giro a Macon, che è molto carina. Poi Abbazia di Cluny con la torre del Formaggi, che non è il tour dei formaggi, come pensavo io pronta ad ingozzarmi, ma una torre da cui la si può ammirare la vista della cittadina. Poi Tournus e Chalon sur saone dove abbiano dormito al St. regis: centrale e un po’ vintage ma carino. Primo approccio con questi hotel che separano il water dal resto del bagno (direi inutilmente), pensate a mettere un bidet piuttosto! Chalon è molto carina e la sera è stata divertente sulla piazza principale con musica dal vivo; attraversando il fiume, però, si trova una stradina piena di ristoranti: molto pittoresca! Per la cronaca questa è la cittadina di Niepce l’inventore della fotografia o almeno colui che ha fatto il primo scatto al mondo.

Chalon-sur-saone by night

Giorno 3: Autun -Beaune

Giro a Chalon e si riparte verso Autun, con bella cattedrale; tappa a Nolay con degustazione di vini, mercatino con orchestra jazz. Beaune troppo carina con almeno 4 matrimoni in cattedrale, di cui uno assurdo con padre a maniche corte. È una cittadina deliziosa e piena di turisti.

Giorno 4 Sateny – Chateaux Savigny le Beaune – ChâteauNeuf

Mulino a vento, poi giro a Puligny, il paese del Montrachet e degustazione alle 10.30… lo puoi versare ma no, meglio finirselo tutto 🤣 quindi verso Château Savigny le Boune con 9 collezioni (macchine, moto, trattori, aerei, pompieri, modèllini) di tutto di più! Giornata di castelli perché poi passiamo a ChâteauNeuf: bello, ben tenuto. Arriviamo a Digione dove il turista è aiutato a visitare la città da un gufo: basta seguirlo et voilà! È sufficiente recarsi all’ufficio del turismo per prendere la guida e seguire il gufetto. Albergo carino (Vertigo) centrale ma camera piccola e spa inesistente.

Segui il gufo…
Trova il gufo!

Giorno 5 Chatillon sur seine -Langres – Chaumont – Colombey-les-Deux-Églises

Giro a Digione con acquisto senape alla spina, per la quale devi fare una fila assurda! Chantillon tappa inutile ma bar con birra e fornaio con quiche è stato divertente. Poi siamo incappati in Langres paese arroccato e patria dell’illuminista Diderot; quindi abbiamo dormito a Chaumont, tappa inutile che ci ha però permesso di conoscere il primo paese dello Champagne nonchè paese in cui morì Charles De Gaulle, e infatti c’è un memoriale a lui dedicato.

La strada dello champagne

Giorno 6 Lac d’orient – Troyes – Reims

Inizia la via dello champagne, abbiamo scavallato e abbiamo fatto bene! Giro per laghi e poi Troyes che è davvero troppo carina con statue e case storte e con un templare che ti guida per il centro, come il gufo di Digione. E finalmente arriviamo a Reims dove c’è una cattedrale straordinaria con l’Angelo che ride di Chagall, non si vedono facilmente angeli che ridono eh!

Angelo che ride di Chagall

Giorno 7: Reims – Auxerre

Inizio giornata con degustazione da Pommery: (30€ con due assaggi) STUPENDA: cave di gesso a 10 gradi per non rovinare lo champagne che rimane 3 anni in botte contro i 12 mesi di altri. Lei era un genio e le cantine sono piene di opere d’arte. Bellissimo. Due coppe di assaggio.

Genio Pommery

Visita alla maison Veuve Cliquot: (55€ con guida e 1h e 30’ con guida) cantine a 25 metri di profondità, 10-12 gradi con degustazione nascosta. Bello. Avendo già partecipato la mattina a quella di Pommery, qui non ci hanno fregato e ci siamo presentati con il necessario giacchetto perché fa un cazz dì freddo.

Il motto delle Veuve Clicquot

Ultima notte a Auxerre molto carina e microscopica ma con ben 3 cattedrali per due strade. Molto pittoresca.

Auxerre by night

Al di là dei paesini, abbastanza simili, deliziosi, ben curati, fiorati, con Abbazie altissime, medievali, con vicoli stretti, più o meno turistici, è stato un bellissimo viaggio di improvvisazione. Infatti, stabilite le tappe principali, è divertente fermarsi dove capita, solo perché hai visto svettare una chiesa o da lontano un castello.

Sulla cucina non vi posso dire perché non mi è mai importato molto, mi interessa più bere e infatti abbiamo bevuto benissimo.

In complesso siamo stati bravi… ecco magari Chaumont si può evitare ma se vuoi scavallare nello Champagne (e va assolutamente fatto!) è una buona tappa. Poi ci ha permesso di conoscere il primo paesino dello champagne Colombey les deus Églises, con il mastodontico mausoleo a Charles de Gaulle. A proposito di champagne, bevete vino o birra, comunque alcol, che l’acqua costa troppo, non si spiega perché!

Ultimo consiglio: partite con qualcuno che parla francese che loro parlano poco inglese (bravi!) e diventa complicato comunicare.

Beh, non mi resta che dirvi: BON VOJAGE!

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