Dunque, qualche anno fa, girando su Twitter, sono incappata in una foto di questa ragazza bellissima che aveva un paio di scarpe spaziali e che stava, credo, alle Invasioni barbariche (o qualcosa di simile) a presentare il suo libro.
Le scrivo per sapere di chi erano le scarpe e lei mi risponde, dandomi subito il nome del brand (erano di Patrizia Pepe).
Il libro non lo compro ma comincio a seguire lei.
Lei è Andrea Delogu e io la trovo troppo fica (o figa se siete milanesi): bella, simpatica, spigliata e divertente; si sposa con Francesco Montanari ed il video di lei che canta “T’appartengo” di Ambra allo sposo mi fa sempre ridere e commuovere.
Lei fa la presentatrice, la dj, varie ed eventuali.
Poi, qualche settimana fa, ritira fuori il libro e dice che lo hanno ripubblicato. Questa volta non posso non averlo e lo compro.
Tra l’altro lo ha presentato all’Isola tiberina con l’Orchestraccia (che io amo) e non sono riuscita ad andare ed ho rosicato tantissimo anche perché lei ha un altro grande pregio: è amica di quello gnocco senza pari di Giorgio Caputo… ma questo è un altro discorso, andiamo avanti.
Il libro è La collina ed è bellissimo, avvincente, emozionante.
É un tuffo negli anni ottanta e in una delle “situazioni” più controverse di quel periodo: la comunità di San Patrignano che qui, appunto è la Collina.
La protagonista, Valentina, é nata ed ha vissuto lì fino ai 12 anni ed i suoi genitori hanno superato l’inferno della droga e di quella comunità, che ne ha salvati molti e ne ha rovinati altrettanti.
La vicenda è raccontata da Valentina che è una piccola sana in un mondo di grandi con problemi importanti.
Ora io so che dovrò andare a leggermi tutto quello che trovo sul tema perché nel libro la cronaca si infila nelle storie e voglio approfondire. Ero piccola in quel periodo e non ricordo bene le vicende: mi ricordo bene di quell’omone, che nel libro si chiama Riccardo.
Valentina vive con i genitori, Barbara e Ivan, e questi diventa un pezzo grosso della comunità, suo malgrado. Valentina è amata sopra ogni cosa e i suoi occhi sono quelli dell’innocenza dei bimbi che vedono cose che non dovrebbero vedere, che pagano delle colpe non proprie.
Valentina, però, è stata una bambina felice, lo si percepisce dal racconto ed è bello leggerla mentre racconta.
Succede di tutto: gioie, dolori, botte, processi, fughe, violenze, amori, tradimenti. Di tutto. Ad un certo punto sembra un thriller, poi un romanzo d’amore, poi una biografia o un romanzo storico.
Non ti molla mai, hai sempre una rotella del cervello che pensa: “chissà che sta succedendo in collina”.
È brava Andrea Delogu nel raccontare la sua esperienza da Valentina ed è stato bravo nell’aiutarla a farci entrare in quel mondo sconosciuto Andrea Cedrola.
Passo ad altro io, voi andate in Collina che fa caldo e lì si sta pure freschi di questi tempi.
Buona lettura.

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