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L’autunno é alle porte 

Leggo un articolo su Repubblica sui must have della stagione che sta arrivando.Li leggo io così vi informo. Bene e questi se ne escono con:

1) la borsa a mano (ce l’ho… non una ma varie ed eventuali, diciamo) e loro te ne piazzano lí, come esempio, come se niente fosse, una di Valentino… Ma io dico, ragazzi, ma grazie al ciufolo che una borsa a mano di Valentino debba essere un must have ma avete idee di quanto costi?! Comunque tranquille che ne trovate centinaia anche tra Marche meno di lusso senza, vi prego, scadere nelle varie Zara, H&M perché vi ricordo sempre che la borsa é una cosa seria;

2) un tubino bicolor (ce l’ho!) qui loro ne mettono un bianco e nero di Mango, manco troppo carino, comunque si trova, state tranquille che si trova; 

3) un chiodo (ne ho due e uno verde smeraldo da domenica che solo io!), qui il più bello che ho visto (e comprato!) é di Zara quindi il low cost vi aiuta, anche se loro ne mostrano uno di YSL che non voglio manco immaginare;

4) pantaloni con risvolto (innumerevoli nell’armadio) e loro esemplificano con Cos, gran bella marca;

5) qualcosa con le frange (non ce l’ho e non ce l’avrò mai perché aborro le frange!). Quest’anno se non diventi Pocahontas pare che sei una poraccia ma vi prego di spenderci due € in più se proprio le volete, che già le frange sono orribili, le prendete pure rigide non ne usciamo;

6) open toe preziose e pure qui se ne escono con Miu Miu… capisco, é giusto. Trattasi di altro accessorio che se non di un certo livello fa subito funerale dei Casamonica, quindi per me non dovete per forza, ma se proprio volete, impegnatevi lo stipendio;

7) zainetto: no, no no… Non lo sopporto ripiombiamo subito nei mostruosi anni ’90. Vi prego desistete; 

8) stivale/ scarpa con tacco comodo ma senza plateaux che hai voglia ad avere tacco comodo ma se non lo aiuti un minimo il piede vedi le stelle; 

9) gonna a vita alta e pieghe, che vi prego di acquistare solo se tendete (naturalmente e non per malattia sia chiaro) all’anoressia;

10) sneakers con strappo, che fa tanto bambina delle elementari quindi tenetevi se potete a meno che non portiate un 35. Ok le sneakers ma siete capaci di allacciarli i lacci no?! 

E questo é tutto per ora. 

Cominciate ad attrezzarvi, coraggio. 

Facile così…

L’altro week end dovevo partire.

Volo sabato mattina alle 9.00, rientro lunedì mattina alle 7.00.

Destinazione: mare. Ok?! Bene!

La prima valigia, preparata il giovedì sera, conteneva 6 paia di scarpe. Direte voi: ma sei matta?! Risponderò io: può darsi ma non del tutto e vado ad elencarvi le motivazioni.

Intanto il lunedì mattina sarei andata direttamente in ufficio, quindi paio nr. 1 per completo nr. 1 da mettere in ufficio:  insostituibile;

poi servivano quelle per il mare, paio nr. 2: imprescindibili;

poi giugno è un mese infingardo e non sai se fa caldo o freddo quindi doppia versione (chiuse/aperte), per doppio completo per le due sere, non la vuoi immaginare?! Impossibile.

Poi chiudo la valigia, la tiro su, mi rendo conto che pesa un quintale e rivedo le mie scelte.

Alla fine ne ho portate 4 e, se escludiamo quelle usate per il lunedì mattina, me ne sono servite due.

Non è facile, amici: i colori, il cado/freddo, le occasioni… un problemone!

Poi apri il giornale e vedi Michelle Obama nel suo viaggetto in Europa e pensi “Ah Michelle, e così siamo brave tutte. Così è facile, però!”.

La vedi che scende dall’aereo con i suoi vestitini anni ’50 con la gonna larga, che io quelli manco nell’armadio a casa li posso tenere perché sono ingombranti e, in due giorni, gliene ho visti addosso almeno tre. Ovviamente ogni vestito ha una sua scarpa ed ogni scarpa una borsa ma Michelle mica viaggia con il volo low cost che prevede massimo 10kg di bagaglio.

Altro che 6 paia di scarpe, Michelle. E poi, insieme a lei, le figlie e pure quelle sono femmine e daje di vestitino e scarpe etc etc.

Vorrei essere una mosca per entrare nell’Air Force One e vedere come si sono organizzati con i bauli perché si fa presto a dire “sto fuori per il week end”,  si fa presto a fare una valigia per due giorni se la tua valigia è l’Air Force One… vieni e vola Meridiana, cara Michelle, poi ne riparliamo!

E daje.

 

Presente!

Ieri mi hanno detto “E mi hai abbandonata, non so più che devo comprare per quest’estate!” e lo so, amiche, scusate ma qua avete presente il coniglio di Alice nel paese delle meraviglie?! Quello che scappa scappa e dice solo “è tardi, è tardi!”… ecco, fate conto che sono io in questo periodo.

Ma vi posso mai lasciare senza fare uno, dieci, cento, mille acquisti oculati e prima dei saldi?!

Mai sia… procediamo:

  • Lungo: ecco, la parola d’ordine questa deve essere: LUNGO per gonne e vestiti! Morbidi e lunghi, lunghissimi i vestiti; morbide e lunghe, lunghissime le gonne. Roba che, personalmente, le dovrei comprare da 0/12 per evitare l’orlo…ma ho già adempiuto al mio dovere. Non si può scappare e non fatelo perché, devo dire che sono bellissimi. Fiorati, a righe, a tinta unita, come vi pare ma prendetene almeno uno… poi sarà una droga e ne vorrete ancora e ancora. Non c’è bisogno di spendere un patrimonio perché Zara e H&M ne sono pieni, partite da lì poi se vi piacciono potete arrivare a spenderci qualcosa di più. E la domanda è: con cosa li indosso? E veniamo al punto 2…
  • Sandali flat. In tutte le declinazioni. Bellissimi e comodi. Già ve l’ho detto, ma lo ripeto: evitatemi i tacchi sotto le gonne lunghe che non li sopporto. Fanno subito “coatta di periferia”. Ammesse, ma con moderazione, le zeppe… solo sotto alcuni tipi di vestiti lunghi. Scrivete e mandate foto a vadobenecosi@gmail.com e vi sarà detto se sono i “tipi” che intendo. Deliziosi e da acquistare (anche perché costano poco!) i sandaletti “minorca” e le espadrillas in tutte le loro declinazioni.

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  • Fiori. Mi pare che già ve lo avevo detto ma ribadisco, quest’anno non si può prescindere dai fiori: delicati, più importanti, a mazzi, a petali: devono essere fiori. Su una maglietta, su un vestito, su un pantalone. Dove vi pare purchè siano fiori. A proposito di magliette, state molto attente che quest’anno è di moda l’ombelico… ora, se avete meno di 18 anni ok ma sopra i 18 io lo eviterei. Quindi, occhio alla lunghezza delle T-shirt. Per esempio da Zara non si prescinde dal corto, quindi provatele prima di fare l’acquisto.
  • Pantaloni. E qui un po’ complicato perché tendenzialmente vanno: a vita alta oppure a “zompa fosso”; extraslim o extralarge, non esistono le mezze misure o troppo larghi o troppo stretti; un po’ sotto al ginocchio volendo, che se non avete la fisicità di Gisele meglio soprassedere perché purtroppo la mezza misura esiste solo sulla lunghezza che, decisamente, penalizza.
  • Jumpsuit: ne parlo da un anno circa: la tuta va e lasciamola andare. A parte la salopette di jeans, di cui vi ho detto e che non potete non avere; ce ne sono un’infinità. Tante e bellissime. Personalmente adoro quelle di Patrizia Pepe che si è superata sull’argomento. Le tute hanno un solo, grosso, grossissimo difetto, sono un incubo quando ti scappa la pipì. Amen.

Torno per i saldi, eh… stay tuned!

Su e giù

Io sento la necessità di parlarvi dell’orlo dei pantaloni, perché voi non ci pensate ma potrebbe essere un problema. Anzi, lo è.

Dei geniali ragazzi di Bologna si sono scagliati contro il “risvoltino”. Contro quella moda, cioè, che vuole i ragazzi, così come negli anni ’80, con i pantaloni alla “zompa fosso”… e fin qui, ma vanno oltre: perché lo “zompa fosso” si realizza con i risvoltini. Allora questi geni hanno cominciato a girare per le strade di Bologna, con varia fortuna cazziando i ragazzi con tale orrore alle caviglie e, all’occorrenza, rigirandoglieli.

Bravissimi!

Io faccio parte del club “abbasso i risvoltini”. Gli unici ammessi, per me sono per le donne con jeans boy friend, perché non possono essere accorciati, vanno morbidi e ci sta anche col tacco.

A parte tale problema, però, l’orlo dei pantaloni non è facile; o meglio: lo sarebbe fin troppo ma la gente non tutta capisce.

In linea generale, io dico sempre “meglio un cm più lungo che uno più corto” (e non siate maliziosi!).

In particolare, vi elenco 3 tipologie di orlo che detesto:

  • pantaloni a palazzo donna. Se portati con tacco devono essere a filo del pavimento: io la scarpa non la voglio vedere. Quella gamba larga alla fine, a metà tacco, mi manda al manicomio. Se i pantaloni sono troppo corti, mettete delle scarpe basse che, diversamente, siete ridicole;
  • i jeans non vanno MAI accorciati. Vi prego: MAI. Perdono completamente la linea, se sono troppo lunghi desistete, non li comprate. Mettetevi a dieta a cercate di arrivare alla taglia precedente così da avere jeans giusti. Poi, se proprio dovete fare l’orlo, rifatelo fare esattamente com’è, non mi fate vedere pecionate;
  • i pantaloni da uomo, i vestiti da uomo: già vi dissi in precedente post ma sento di dover ribadire la mia assoluta contrarietà al pantalone corto del vestito. Lo detesto, mi fa orrore e così voi che lo portate.

So che in genere mi lancio su 5 tipologie ma me ne sovvengono solo 3 stavolta, accontentatevi!

Presaldi

Questo è anche un blog utile, vorrei che fosse chiaro e, quindi, oltre a darvi consigli richiesti a vadobenecosi@gmail.com, oggi vi allego la tabella delle partenze dei saldi invernali regione per regione.

Ho già invocato mezzo calendario perché proprio non capisco il motivo per cui nel Lazio debbano partire sempre dopo tutti, ma va bè, mi adeguo.

Allora, prima dei saldi, però vorrei dare qualche utile suggerimento, poi magari più avanti entrerò nello specifico di cosa comprare.

Capisco che ora, con tutta la frenesia del Natale non avete tempo di girare per voi ma cercate di andare in alcuni dei vostri negozi preferiti. Intanto, perché molto spesso, anzi direi sempre, alle affezionate clienti i saldi vengono fatti in anticipo e poi perché proprio lì troverete l’affare dell’anno.

Mi spiego.

Se c’è un cappottino, un vestito o un paio di pantaloni o di scarpe che vi piacciono tanto e che non avete ancora comprato causa prezzo elevato, bene i passi da seguire sono 3:

1) recarsi ora nel negozio, provare l’oggetto del desiderio, stare davanti allo specchio con gli occhi adoranti, individuare la padrona/il padrone del negozio e fare la faccia del desiderio. Garantito che vi farà lo sconto in anticipo;

2) qualora vi siate imbattute nella strega di Biancaneve o nel cacciatore di Cappuccetto rosso, mollate la presa ma segnatevi il prezzo;

3) tornate i primi giorni dei saldi (già vi spiegai che non c’è bisogno andare nella ressa del primo giorno!) e verificate che abbiano effettivamente applicato lo sconto. Quindi COMPRATE! (Questo punto è necessario per non incorrere in spiacevoli sorprese come è successo a me. Un anno, infatti, nel mio negozio preferito avevano una gonna spaziale di Nolita (ancora ricordo!) e costava un occhio della testa. Non la prendo, aspetto i saldi, sapevo perfettamente quanto costava a prezzo pieno, peccato che LA STRONZA della proprietaria del negozio aveva maggiorato il prezzo iniziale, vendendola in saldo a quanto effettivamente costava. Non l’ho comprata, ma se ci ripenso ancora mi scappa la lacrima).

Quindi, ricapitolando, ora è il momento per:

  • prendere carta e penna e segnare quello che vi manca (ahahahhahhaa!) diciamo che volete a tutti i costi;
  • individuare il negozio che lo possiede;
  • fare tentativo di colpaccio con occhi da cerbiatta per ottenere presaldo;
  • in caso fallisca tentativo previsto al punto precedente, segnare prezzi per poi tornare e colpire. (Solo per inciso, ai tempi dell’episodio raccontato della gonna Nolita – argh – ero molto giovane, capitasse adesso, nell’ordine: affronterei il commerciante tentando sconto effettivo; di fronte a diniego mi recherei alla Guardia di Finanza per denunciare accaduto! Embè oh, mica si possono lasciare le persone a rimpiangere a vita una gonna Nolita, io voglio essere utile per me e per gli altri!).

Coraggio, in bocca al presaldo.

PS: segnalo che la Conferenza Stato – Regioni ha deliberato di anticipare l’inizio dei saldi al 3 gennaio. Daje! Ad oggi manca ancora la delibera della Regione Lazio… forza Nicola, FIRMA!!!

 

 

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Coloriamo?

Vogliamo parlare di colori?! Io direi di sì, è necessario!

Avete presente l’arcobaleno?! Ecco, quello sta bene in cielo dopo la pioggia perché addosso meglio qualcosa di più sobrio, per esempio:

1) l’abbinamento rosso e viola a me piace moltissimo ma non tutte sono pronte ad affrontarlo. Quando non siete sufficientemente alternative, tenetevi sul classico che rischiate pacchianate! Il rosso deve essere rosso deciso ed altrettanto il viola, ci vogliono stomaci forti…

2) blu e nero, prima lo aborrivo, e tutt’ora non è il mio accostamento preferito, ma dopo che l’ha sdoganato pure Armani, a piccole dosi, si può fare. Certo non tutti i blu e non tutti i neri vanno bene insieme, si fa presto a dire “blu” e “nero” ma anche questi non colori hanno le loro cinquanta sfumature, quindi: be careful!

3) nero e marrone, io non lo reggo: sono colori basici quindi non capisco se una si veste tutta di nero ma perché ci devi mettere gli stivali marroni?! Mettici quelli neri, tanto ce li hai, ce li devi avere e se non ce li hai esci subito a comprarli… che ci vuole?!

4) fantasie: ecco amiche belle, sembrerà banale ma fantasia sotto NON va con fantasia sopra. Ok, si sa ma mi sembra doveroso ricordarlo. Non siete originali, siete orribili se vi mettete un pantalone a quadretti con maglietta a righe oppure gonnellina a pieghe scozzese con maglietta con ghirigori. Sempre meglio una cosa in meno che una in più o ancora nel meno sta il più del buongusto… come meglio ve lo posso dire?!

5) il cipria è un colore difficile, il fatto che vada di moda non vi deve costringere ad indossarlo; stesso discorso per il verde, l’arancione e il rosa. Fate sempre un passaggio davanti allo specchio perché va bene essere alla moda ma se il colore vi sbatte in faccia è meglio che rimanga sbattuto in un negozio: “risparmiate e comparite”, come dice mia mamma.

Solo e sempre 5, per ulteriori info vadobenecosi@gmail.com

 

E so’ problemi

“Ciao, mi chiamo Nunzia ed ho un problema”.

E voi tutti in coro: “Ciao Nunzia, qual è il tuo problema?”

E io:  “Il mio problema è che dopo aver contato per il freddo inverno:

64 vestiti;

53 gonne;

44 pantaloni;

18 paia di jeans;

24 paia di stivali di cui: 10 neri, 6 marroni, 3 rossi, 1 verde, 1 viola, 1 blu, 1 grigio, 1 jeans;

n paia (non ho cuore di contarle) di scarpe…

stamattina ho fatto tardi perché… non ho niente da mettermi! Ciao”.

E Voi tutti in coro …

Autumn in the look

La domanda che più frequentemente in questi giorni mi si pone in vadobenecosi@gmail.com è: ma come ci si veste in questa stagione?!

Eh, perché hai voglia a dire che non esistono più le mezze stagioni ma esistono e come, soprattutto nell’abbigliamento! Non fa abbastanza freddo da fare il cambio di stagione (ho i brividi solo a pensarci!) e non fa abbastanza caldo da continuare a mettere gli splendidi vestitini estini; e quindi?! Cosa ci mettiamo?!

Per me è fin troppo facile rispondere. Procedo.

Prima di tutto JEANS: questo è quel periodo in cui un jeans ti salva la vita ma uno non basta. Ce ne vogliono, non dico 20 paia quanti ne ho io, ma almeno quattro/cinque modelli per rispondere a tutte le esigenze quotidiane. Vai con lo skinny solo le hai gambe magrissime; perfetti con ballerine, sneakers ed anfibi, li amo meno con tacchi, li trovo un po’ volgari. A palazzo: perfetti per ufficio con tacco, t-shirt e giacchina stretch sopra; stesso abbinamento con zampa… anche qui non tutte possono permettersela, state attente. Io poi adoro i modelli boyfriend ma più per week end, difficili da mettere in ufficio o in tribunale o in situazioni più istituzionali.

In generale, però, anche se non jeans, questo è il periodo dei pantaloni.

La mezza stagione, infatti, non si abbina bene con le GONNE ma vi salvano gli stivali ancora estivi, vi prego non fatemi vedere quelle pelli invernali e pesanti ai piedi che non è ancora cosa. Bene le gambe nude perché per quanto siate bianche non sarete mai “mozzarellate” come a maggio, quindi ancora ok senza calze, soffrirete un po’ durante le primissime ore della mattina e la sera ma durante la giornata soffrireste con le calze. Concessa la calza a rete molto piccola, magari effetto abbronzato, non nere che ve la rischiate e fa tanto sera. A chi mi ha scritto, poi, “ma un uomo mi ha detto che sono provocante con le calze a rete” ho risposto “per alcuni uomini le donne sono provocanti anche solo inalando aria dal naso”, quindi no problem!

Passiamo ai GIACCHETTI: quelli di pelle devono essere sfoderatissimi, altrimenti giacchetti tessuto tecnico o mitico giacchetto di jeans ma MAI indossarlo, ripeto MAI, con i jeans… lo so, vado contro tendenza perché il trend ora è proprio il contrario (abbinare jeans con jeans anche di diversi colori) ma permettetemi di dirvi che per me è un abbinamento improbabile.

Per quanto riguarda le SCARPE, dobbiamo cominciare a salutare i sandali a meno che non li mettiate con pantaloni ma non è carino vedere il piede troppo nudo ora. Bene invece open toe e modello chanel (punta chiusa, aperte dietro); perfetti anfibi e sneakers di tutti i tipi da converse all star a Nike.

Uscite, SEMPRE SEMPRE SEMPRE con una PASHIMNA. E’ necessaria perchè protegge il collo, completa il look e, all’occorrenza, messa sulle spalle, vi protegge dal freddo.

Lo so, un po’ noiosa questa mezza stagione ma se giocate con gli accessori (collane ed orecchini) anche quello che sembra un banale look: jeans, t-shirt e giacchino può risultare divertente.

Enjoy.

Rubrichiamoci

Bene, bene, bene. Vorrei aggiornarvi sulla situazione di vadobenecosi@gmail.com, FUNZIONA!

Mi sono già arrivate diverse mail e vi faccio un riassunto per condividere i consigli dati.

La prima mail mi è arrivata da una fantastica sig.ra che mi chiedeva come doversi vestire ad una cena, abbastanza importante, a casa di amici . Tra un vestito a fiori con tacco; un pantalone con casacca marrone (che, però, le stava un po’ stretto) ed un caftano con disegni geometrici su pantaloni blu e scarpe basse, la mia scelta (e anche la sua!) è caduta sul caftano con pantaloni blu e ballerine. Vi spiego perchè il mio consiglio: il vestito e i tacchi troppo impegnativi, sebbene trattavasi di cena importante era sempre a casa, quindi meglio qualcosa di più informale; il pantalone marrone con casacca le stava strettino e avrebbe passato la serata a disagio; quindi ottima la casacca con pantalone. La foto è arrivata e, devo dire, stava benissimo  🙂 .

Mi hanno poi chiesto, in due separate mail, quali sono i must have dell’inverno, soprattutto per quanto riguarda i capispalla e qui vi dico:

1) qualcosa di rosa o meglio color cipria, tutti gli stilisti hanno fatto almeno un capo di questo colore, che devo dire sbatte in viso assai, ma da Twin set a Gucci non c’é vetrina senza un capo color cipria… magari un maglioncino da spezzare con qualcosa di nero o marrone si può fare;

2) le gonne sotto il ginocchio, un po’ svasate, magari a pieghe o gonna pantalone tra gli anni ’70 e 80;

3) maglioni di maglia grossa, che sembrano fatti a mano: meraviglioso il vestito maglioncione  color mélange di Stella, ma se ne trovano anche a prezzi più accessibili;

4) i pantaloni di lana alla “zompa fosso” un po’ larghi e corti;

5)  cappottini di lana anche a maglia. Molto carino quello di Max & co a righe orizzontali con zip, nero e grigio, che possono permettersi solo fisici tendenti all’anoressia; vanno molto anche i montoncini, o simil tali, per quanto mi riguarda solo ecologici; nonchè i  giacchetti di pelliccia, anche in questo caso, per quanto mi riguarda, solo eco.

Ancora, mi si chiedeva delle nuance degli smalti per l’autunno inverno e qui i colori saranno metallizzati, il rosso sempre imperante, il nero ed il blu; regge, però, il viola e, quindi, l’idea della mia amica “richiedente” di un fucsia orchidea non troppo brillante è stata da me accolta.

Ancora, jeans skinny con all star benissimo se hai gambe super magre (come chi mi ha fatto la richieta) altrimenti scadi nel ridicolo; ed infine, sciarpona di lana fatta a maglia con frange o senza frange: ma con frangissime anni ’70, of course!

Nessun maschietto all’attivo, ma ho fiducia.

Dai che ci rubrichiamo, coraggio!!!!