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Drin Drin

E’ successo questo.

Ho scelto un libro perché mi piaceva l’edizione, mi piaceva il titolo, insomma mi piaceva. Lo comincio, poi in sequenza:

  • mi contatta un’autrice su twitter, compro il librosu  Amazon, arriva e lo leggo;

e quello iniziato lì

  • esce il quarto libro della Ferrante lo compro e lo leggo;

e quello iniziato lì

  • mi contatta un altro scrittore su twitter, compro il suo libro su kobo lo inizio, lo finisco

e quello iniziato sempre lì

  • finalmente, finiti tutti, riprendo il mano quello iniziato e… LO FINISCO!

Oh, un libro sfortunato direi ma non per questo meno piacevole.

Telefono senza fili di Malvaldi.
Sono stata sempre incuriosita da questa saga dei vecchietti e mi è sembrato giusto (anche se forse non lo è) partire dall’ultimo uscito, non fosse altro per una questione di comodità.

Per chi non conosce i vecchietti: si tratta della storia di avventori di un bar, gestito da Massimo, e capitanati da Ampelio a Livorno (o provincia non so bene) che aiutano la polizia a risolvere dei casi.

Non vi sto a dire qual è il caso in questione perché non sono qui per fare spoiler.

Vi posso dire che, però, il libro e senz’altro ben scritto, la scrittura è divertente con delle incursioni in dialetto toscano del tutto comprensibili; il giallo in sé non è molto appassionante, ve lo dico, ma è divertente tutto il contorno: Massimo ed il cappuccino della Commissaria Alice, su tutto.

Lettura scaccia pensieri, insomma consigliata.

Un altro consiglio che vi do è quello di leggere i ringraziamenti dell’autore che ho trovato deliziosi, delicati, veri.

Let me know.

 

 

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Tartassati

Bella la campagna. Bella.

Bella la campagna Toscana. Bella.

Bello il b&b che ho trovato nella campagna Toscana. Bello.

Tutto bello: camere, colazione, proprietaria che si è meritata pure un 5 stelle nella mia recensione Tripadvisor. Ecco sì, date prima che si verificasse il seguente episodio.

“Allora ragazze, avete contanti? Guardate, sono 110€ però, facciamo così, io non vi faccio la ricevuta e voi mi date 90€”.

Io, dopo aver contato fino a 10 ed averla guardata con le fiamme negli occhi, supportata dalla mia amica, che sapeva cosa stavo pensando, dico: “guarda, io preferisco spendere 110€ ma tu mi fai la ricevuta” e lei alle mie amiche “ma é della Finanza?” (perchè qua solo se uno è della Finanza può battere la ricevuta sennò passa sempre il concetto del “volemose bene”); le avrei voluto rispondere “purtroppo no!” ma ho semplicemente taciuto.

Lei ha cominciato a prodigarsi in una serie di scuse:

-“no, perché sai mi sono accorta che pago il 67% di tasse” (lo so benissimo: la mia busta paga è dimezzata e non ho la tua possibilità di scelta se pagare le tasse o non farlo perché io le devo pagare per forza!);

– “è che si paga davvero troppo e sto facendo una piccola rivoluzione” (sì, anche io e la mia consiste nel farle pagare anche a te le tasse per pagarle tutti un po’ di meno!);

-“no, ma tu hai ragione ma sai com’è” (certo so di avere ragione, e non so com’è ma so che fino a che faranno tutti come farai tu queste cazzo di tasse non si abbasseranno mai!).

Ora se non avessi avuto la fretta di premiarla su tripadvisor perché veramente era tutto bello (troppo bello) e mai avrei pensato ad una cosa del genere, le avrei tolto almeno un paio di stelle perché si fa troppo presto a dire che questo è un paese di merda se non si fa niente per renderlo migliore!