Povero Benito

Finendo l’ultimo libro di Abate mi sono accorta che non ne ho neanche uno in cartaceo ma li ho tutti su kindle. E quindi?! Direte voi. E niente, una considerazione, rispondo io! Ma che mi fa pensare che quando, e se, avrò la fortuna di incontrarlo dovrò passare in libreria a prenderne uno perché da brava fan avrò bisogno di suo autografo con possibile dedica.
Mi piace troppo come scrive: pulito, scorrevole, lineare come al solito. È un piacere ed una sorpresa ogni volta.
Qui siamo nel Getsemani, in realtà no ma è come se lo fossimo. Il Getsemnani è un gruppo di case, immanginate una Milano 2, ma in Sardegna. E in questo Getsemani seguiamo le strampalate vicende di un gruppo di disgraziati: Antonio, l’edicolante buono e sfigato nonchè cornuto; Armando, il ragioniere e marito improbabile; Efrem (ma che nome è?!) comunque l’enigmatico belloccio; Elena, la maga dei segni; Mara, la vedova bianca; l’Avv. Moro, diciamocelo senza peli sulla lingua: la stronza; Renzo, l’intrallazzino paraculo.
Chi per una ragione, chi per l’altra si trovano in mezzo ai guai e si industriano per risolverli insieme ma il diavolo ci mette lo zampino e la spunterà uno solo!
La storia è divertente ma al solito la scrittura batte tutto.
Mi piace sempre di più Abate, è una garanzia con sono i suoi inevitabili colpi di scena che rendono una storia apparentemente banale sempre coinvolgente.
Sempre bravo lui sempre più affascinata io.
Unico immenso neo questa volta è la fine di Benito Peardo perché se hai l’accortezza di dare un nome e un cognome ad un cane non puoi, non devi permettere che finisca così. Non è affatto giusto. Stacci attento la prossima volta, capito France’?!

Pubblicità

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...