La cosa più bella di queste “vacanze romane” é stata senz’altro poter leggere come e quando mi va e non solo la sera, stanca, prima di mettermi a letto.
E cosi: la sera a letto, la mattina sul divano o sul lettino al mare. Sempre e comunque: leggere é stata la parola d’ordine ed é stato bellissimo.
Così come é stato bellissimo seguire queste saghe poliziesche e infilarmici dentro, libro dopo libro senza interrompere il filo logico che le lega.
Prima mi sono fatta catturare dal vicequestore Rocco Schiavone di Manzini; ora sono in compagnia dell’Ispettore Lojacono di De Giovanni.
E così, ho finito pure il secondo: I bastardi di Pizzofalcone.
L’Ispettore é stato trasferito, a malincuore abbiamo perso la simpatica figura di Giuffré e troviamo altri 6 colleghi che, come lui, sono stati trasferiti nel commissariato di Pizzofalcone, sporcato da poliziotti corrotti che l’hanno trasformato in un luogo da denigrare.
Così, per salvare la faccia ed il commissariato, la questura invia a Pizzofalcone i “peggiori” poliziotti del circondario, più che peggiori quelli di cui volersi liberare, dati piccoli incidenti di percorso.
Lojacono é uno di questi e si ritrova con il Persico de noartri ad investigare sull’omicidio della moglie di un noto e facoltoso notaio della città.
Insieme a loro: il commissario alla Obama; la casalinga frustrata; il vecchietto ossessionato; il Bud Spencer, buono e iroso; la lesbica pistolera. Dei “bastardi” appunto che, però, riescono a far gruppo tanto da risolvere l’omicidio e spingere la questura a non chiudere il Commissariato.
A parte Giuffré, restano ma un po’ defilate la locandiera Letizia e la Sarda Piras.
Il giallo scorre, scritto sempre in maniera impeccabile ma stavolta intervallato dalla presentazione delle vite dei “bastardi” che, devono dire, rendono la lettura sempre più curiosa e veloce.
Delineati i personaggi non si può che chiudere con la soluzione del caso che lascia, come al solito, interdetti perché è facile fermarsi all’apparenza di oggetti rubati o di un marito traditore o di un amore non corrisposto o di un odio pettegolo.
Facile, troppo facile… Per tutti ma non per Lojacono che rende utile anche la presenza in questo mondo letterario di quello che sembra l’inutile Serpico Aragona.
E così i bastardi possono continuare a vivere ed indagare e regalarmi ancora deliziose ore su questo rosso divano.
Grazie, ragazzi!