C’è stato un periodo, forse un paio di anni fa, che se non avevi letto questo libro eri guardato come un reietto.
Proprio per la serie “come?! Ma non hai letto Arrivederci, amore ciao?! E che campi a fare!”.E vabbè, per una serie di cose ci ho messo un po’ ma poi finalmente l’ho comprato. E dopo mesi che stava sul kobo l’ho finalmente cominciato e finito.
E lo sapete che vi dico?! Ma io vivevo benissimo pure senza averlo letto.
Ma vi dirò, nessun valore aggiunto al mio leggere.
Mi è sembrata una storia trita e ritrita: uno pseudo terrorista, assassino, delinquente, che scappa in centro America, dove diventa assassino, poi torna e va in galera, poi esce e siributta nella mala vita perché il suo ideale è “fare soldi”. Fa una rapina, soldi ne arriva ad avere molti; si apre un ristorante, viene riabilitato, fa un altro paio di omicidi sparsi ma se la cava e puff, fine della storia.
Questo è.
Il tutto scritto, per carità, in maniera scorrevole. Non c’è che dire. Fluida.
Ma davvero niente di eccezionale.
Il titolo del libro poi lo capisci praticamente in un’appendice verso la fine e pure abbastanza irrilevante come storia nella storia.
Non so che altro dirvi, riterrei che se non lo leggete è la stessa cosa, manco mi ha suscitato più di tanto fastidio da stroncarlo.
Direi piuttosto che tra leggerlo e non leggerlo andate in pari.