Ecco, ieri vi dicevo di dovermi dedicare ai libri che qualche anima buona mi ha regalato a Natale.
Ho cominciato.
Ho iniziato (e finito) il libro C’è chi dice di volerti bene di Sara Gazzini.
Incredibilmente un altro libro ambientato ad ottobre che, evidentemente, non mi vuole lasciare.
Io sono sempre preoccupata quando mi regalano libri, lo sapete, e, soprattutto quando mi chiedono cosa ne penso perché io non so mentire ma, stavolta, è andata bene, cara Barbara. Lo dichiaro subito.
Dopo 3 pagine ho pensato: “aiuto!” perché io odio i libri “da donna” cioè, scritti da donne per le donne, e ho subito pensato di essere davanti ad uno di questi.
Mi sbagliavo, perché trattasi di libro sull’amore, non sulle donne.
Abbiamo una Dott.ssa, una psicologa per la precisione, che organizza una specie di alcolisti anonimi ma per le “innamorate anonime”, per quelle donne schiave dell’amore e che hanno bisogno di aiuto per superare il famoso: “Ha letto e non risponde. Che faccio?! Mi suicido?!”. Un’attività che chiunque svolge con le proprie amiche in maniera meno professionale.
Le donne sono 8, in un garage e ciascuna racconta il proprio piccolo “dramma”.
Così abbiamo l’innamorata del sesso; quella dell’uomo sposato; quella dell’amore in generale; quella che non ha bisogno di essere innamorata e così via per 8, anzi per 9, perché ad un certo punto la Dott.ssa diventa innamorata e le innamorate Dott.sse.
È questo il motivo per il quale mi è piaciuto il libro: temevo di leggere un libro sulla verità assoluta dell’amore che, grazie a Dio, NON ESISTE!
Perché in amore vale tutto, o niente… dipende dai punti di vista; perché è il cuore contro la ragione; perché è il “si dovrebbe” contro il “fa’ un po’ come ti pare”; perché, come diceva Cesare Pavese, ricordato nel libro, “La strategia amorosa di sa adoperare soltanto quando non si è innamorati”.
Questo è e la nostra Dott.ssa ce lo sa ben spiegare.
È un libro da leggere perché ti fa sentire meno sola nei pensieri, nei ragionamenti che fai quando stai sotto botta; che ti fa dire: “ma allora non sono matta, può capitare a tutti”. Eh sì, se ti innamori capita a tutte e non bisogna vergognarsene.
Brava Sara a ricordarcelo e brava a riuscirlo a raccontare in maniera così veloce, diretta, spontanea.
Per me è un sì. Io vado avanti, voi fermatevi a leggerlo.
PS: il gruppo whatsapp sul look del primo appuntamento è un’esperienza da vivere, almeno una volta nella vita.
PS2: uomini non spaventatevi, sono sicura farebbe bene anche a voi leggere questo libro.
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