E’ tanto che non scrivo post che non riguardino: libri, teatro, cinema.
Avrei voluto parlarvi di tante cose: Sanremo (Favino gnocco); Milano Fashion Week (Scervino strabiliante); i fatti di Cisterna (l’orrore vero!); la maestra contro il poliziotto (io boh!) ma ci sono dei momenti in cui fai delle RIFLESSIONI sulla tua esistenza e non hai voglia di parlare.
Ci sono dei momenti in cui ti senti così profondamente TRISTE che tutto il resto ti sembra inutile.
Ci sono dei momenti in cui realizzi che niente sarà più come PRIMA.
Ecco, in questi momenti ti rendi conto di alcune banalità (ne bastano appena 5) che hai bisogno di fissare in un post.
- E’ facile stare accanto a qualcuno quando va tutto bene ma quando il mare è in tempesta, e tu non sei pienamente in forma, resta solo chi vale davvero la pena che resti.
- E’ facile dire ad una persona “ti amo”, è facile pensare solo al “proprio” amore; più difficile è cogliere il momento dell’altro, più difficile è capire perché si sta ricevendo un “no”, questo lo capisce solo chi ama davvero e chi non lo capisce sta bene da solo.
- E’ facile pensare che una persona sia una stronza, più difficile è spiegarne le motivazioni.
- E’ facile non invitare ad un evento la stronza di cui sopra, pur avendo invitato pure la maestra delle elementari, più difficile avere il coraggio di motivare l’esclusione.
- E’ facile puntare il dito non sapendo, più difficile tenerselo in tasca anche se fa freddo.
E dalla sezione “pippe” è tutto, torno ai libri, teatro, cinema… saluti.