Pare che io non stia bene bis

Aggiornamento. Ve lo avevo promesso e ve lo do.

Per chi non avesse letto sto aggiornando questo post: Pare che io non stia bene (se ci cliccate sopra dovreste aprirlo).

Signori e Signore, sono lieta di comunicarvi che gli anfibi sono arrivati.

Allego foto:

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Devo aggiungere altro?! Mah, forse non servirebbe perché la foto mi pare parli da sola.

Penso, però, che sia giusto svolgere una funzione sociale e dirvi un paio di cose sull’argomento.

Intanto vorrei rassicurare il gentile pubblico che io non sono esattamente una sprovveduta dell’acquisto online. Compro da anni e forse un paio di volte (ma neanche) ho rimandato delle cose indietro, perché tendenzialmente mi documento, guardo, cerco, mi assicuro che quello che sto acquistando sia verificato e verificabile. SEMPRE, lo faccio SEMPRE tranne che quando mi si chiude la vena, mi si offusca il cervello, mi si annebbia la vista e mi si abbassa il quoziente intellettivo per la mancanza di un paio di scarpe necessarie. Il mio primo consiglio è, dunque, il seguente:

“quando compite un acquisto online non fatevi MAI, e sottolineo MAI, prendere dall’ansia del “non si trova” perché probabilmente (ed effettivamente) l’oggetto non si trova perché è ESAURITO, della vostra taglia, del modello che volete, del numero vostro non c’è più e fatevene una stracazzo di ragione”.

Poi, sempre per quanto indicato precedentemente, non acquisto MAI e sottolineo MAI su siti che non conosco tranne che quando mi si chiude la vena, mi si offusca il cervello, mi si annebbia la vista e mi si abbassa il quoziente intellettivo per la mancanza di un paio di scarpe necessarie. E da qui il secondo consiglio:

“non comprate mai su siti che non conoscete, MAI. Ce ne sono miliardi al mondo, non fatevi fottere come me, che è un attimo che finite in un sito sconosciuto in mano di non si sa bene chi, che vi manda un fottuto (ed inutile) paio di sneakers cinesi in luogo degli adorati ed agognati anfibi”.

Ora, la cosa che mi sta consolando è che io gli anfibi in cantina li ho ritrovati e che, ad oggi, la mia carta di credito non è stata clonata ma immaginate se a causa di quando mi si chiude la vena, mi si offusca il cervello, mi si annebbia la vista e mi si abbassa il quoziente intellettivo per la mancanza di un paio di scarpe necessarie, io mi vedevo arrivare queste scarpe al posto degli anfibi. Mi avrebbero ricoverato per un attacco di cuore. E, dunque, giungiamo al terzo consiglio:

“quando vi dicono che non state bene, magari credetegli che può essere che è vero. Vi risparmierete in sequenza: un acquisto inutile, su un sito sconosciuto, con un probabile attacco di cuore”.

Passo e chiudo.

 

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