De Giovanni é sempre sempre una garanzia per me e lo sapete.
Ha scritto un “piccolo libro blu” che si intitola Dodici rose a settembre e che ci ho messo una vita a leggere (considerata la mini mole del libro) ma non perché non meritasse anzi, in altre condizioni lo avrei finito in due ore, ma per la stanchezza della sera e poi perché un po’ volevo godermelo.
C’è una nuova protagonista in questo libro, una donna, un’assistente sociale che ovviamente vive a Napoli e che salva vite altrui e viene, a sua volta salvata.
Non voglio spoilerare ma vi posso dire che il libro é davvero divertente, al solito ben scritto, con un intreccio degno di De Giovanni e dei noir che piacciono a me.
Mina, la protagonista, é affiancata dall’arcigna mamma (a dire poco insopportabile che non so come riesce a tenere a bada!); dal collega di studio bello come il sole, Domenico detto Mimmo; da Rudy che mi ricorda tanto Ferribotte dei soliti ignoti; e dalle amiche di lei alla Sex and the city.
Sicuramente è un “piccolo Libro blu” scritto anche per ringraziare il Maestro Camilleri ma che vale la pena di essere letto per la delicatezza della storia e la gioia di conoscere una nuova protagonista di De Giovanni che spero, Io orfana di Ricciardi, di ritrovare presto.
Leggetene tutti.