Qualche giorno fa sono stata a vedere la mostra di Frida Kalo, a Genova perché a Roma avevo già dato, e di questa straordinaria artista la cosa che mi ha sempre colpito è l’amore assoluto che provava per Diego.
Per carità, assoluto a modo suo perché l’ha riempito di corna ma non perdeva occasione per rimarcarlo: se lo disegnava in fronte; lo teneva in braccio come fosse la Madonna col bambinello; lo idolatrava; gli diceva “vorrei darti tutto ciò che non hai mai avuto, e neppure così sapresti quanto é meraviglioso poterti amare”.
Bè, ragazzi che spettacolo l’amore!
Poi apro il giornale la sera e leggo di quel signore che tutti i giorni va a mangiare in un ristorante con la foto della moglie morta, perché gli manca e vuole mangiare con lei o di quell’altro che ha resistito 24 ore dopo la morte della sua, per morire anche lui!
Bè, ragazzi che spettacolo l’amore!
Quando c’è; quando non c’è; quando pensiamo che ci sia e poi è un calesse; quando lo aspettiamo, lo cerchiamo, lo troviamo; quando è l’Amore (con la A maiuscola), perché l’amore c’è, non è solo un’invenzione.
C’è, esiste e bè, ragazzi che spettacolo l’amore!
Quindi chi l’ha trovato: se lo tenga stretto, lotti per lui, combatta, non lo molli; chi ancora è in attesa, abbia fiducia perché, come dice Stefano Benni “prima o poi l’amore arriva”… o almeno speriamo o almeno ve lo auguro, o almeno la speranza è l’ultima a morire!