Bene, dopo aver visto al cinema due film quanto meno impegnativi, finalmente mi sono gustata un’ora e mezza di “leggerezza” con Loro chi?
Trattasi dell’ultimo film con Edoardo Leo (in splendida forma) e Giallini (che forse dovrebbe smetterla di tingersi).
Carino, carino, carino.
Senza pretese ma decisamente gobibile!
Uno qualunque (Leo) si trasforma nel più sfigato del mondo quando si imbatte in Giallini, truffatore professionista, e le di lui complici, gnocche infinite.
E lo sfigato rimane senza soldi, lavoro, fidanzata. Che fare se non: cercarlo, trovarlo, minacciarlo e diventarne complice?!
Attraversano l’Italia in lungo e largo da Trento a Trani passando per Roma e il Circeo e Sabaudia.
Meravigliose le ambientazioni.
Bella la fotografia.
Ti viene voglia di mare come se non ce ne fosse sempre e abbastanza e cominci a dare un senso a quei mostri abusivi sul lungomare di Sabaudia, perché pensi che se le case sono così, con quella vista, con quelle vetrate, con quel patio, forse si può soprassedere all’obbrobrio (scherzo!).
Trani poi è bellissima, arabeggiante e divertente ma a tratti forzato e stereotipato l’incontro con gli abitanti.
Ci sono dei pezzi troppo divertenti: la chitarra di Elvis, l’inseguimento dei vigili urbani, l’incontro con la direttrice, la raccolta dei caciocavalli.
Giallini è bravo e nella parte come sempre.
Leo pure è bravo e divertente ma rischia di rimanere legato al ruolo del bravo ragazzo che si deve trasformare, suo malgrado, nel cattivo.
Sulla trama non posso dire molto altro perché vi rovinerei la visione ma non vi nascondo che quello che sembra quasi mai è e che la fine vi potrebbe deludere o affascinare, dipende dai punti di vista.
Ecco sì, ma non perché sia prevedibile, anzi proprio il contrario, è che il mio solito ottimismo da “happy end civicamente corretto” ne risente ma è forse è giusto così… Gli sfigati dovranno pur riprendersi la loro rivincita, o no?!
Vedete per giudicare.