Puoi baciare lo sposo

Il giorno dopo la notte degli Oscar, mi sembrava doveroso andare al cinema.

Ora, voi direte: “Beh, avrai visto un film che ha vinto”; ecco no, non mi andava; avevo bisogno di qualcosa di più “leggero” di spensierato e così sono stata a vedere Puoi baciare lo sposo.

E non avete idea di quanto mi sia divertita.

Il film è con Salvatore Esposito, meglio conosciuto come Genny di Gomorra; dopo 3 stagioni a vederlo commettere dei cruenti omicidi (quello con il Rolex non mi ci ha fatto dormire la notte) era difficile immaginarselo nei panni di un gay che decide di accettare la proposta di matrimonio del suo compagno e invece… alla prima apparizione già ti dimentichi che quello che hai davanti è niente meno il cattivo Gennaro Savastano.

Genny

La commedia è: carina, divertente, delicata.

Gli attori sono bravi: tutti. Di Salvatore Esposito vi ho detto: nella parte da subito, con l’occhio languido e delicato, nulla di esagerato. Ci sta benissimo.

E poi ci sono: Abbatantuono, che io lo guardo e rido; la Guerritore, che è bravissima, dolce e intransigente allo stesso tempo (bello il vestito del matrimonio!); Cristiano Caccamo, che è caruccio assai; e poi c’è lui Dino Abbrescia, Donato nel film, beh lui mi ha fatto morire dal ridere: ma proprio con le lacrime da subito, da come parla, al ruolo che interpreta, alla battuta finale. Mi ha fatto troppo ridere. Troppo.

Abbrescia

Per alcuni dialoghi forse ci si poteva impegnare di più, ma nell’insieme è davvero un film gradevole con una Civita di Bagnoreggio magica e un Enzo Miccio che interpreta se stesso da applausi.

Tutti.jpg

Insomma, se andate non ve ne pentirete, ne sono certa.

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