Allora é successo quanto segue.
Circa due mesi fa Netflix fa uscire la notizia che il 22 febbraio esce Suburra 2. Lo segno sull’agendina, che se una cosa non sta scritta lì non esiste.
Il 22 finalmente arriva e io che faccio?! Esco.
Il 23 mattina alle ore 9 mi piazzo davanti alla tv e mi sparo di seguito i primi tre episodi. Comincio già a pensare sinti e a fare pensieri impuri su Aureliano quindi decido di alzarmi dal divano, prepararmi ed uscire.
Pranzo al mare con mia super amica, passaggio nella mia bottega preferita, baci e abbracci a tutte ed alle 19 mi riposiziono davanti alla tv.
Di nuovo mi sparo 2 episodi a raffica e comincio ad interrogarmi se è meglio usare una pistola o un coltello nonché a pensare che è un peccato che la zingara debba vestirsi da far impallidire Disegual.
Premo stop e mi sposto sulla partita della Roma, che, in maniera fin troppo sofferta, vince sul Frosinone.
Mi concedo un altro episodio.
Vado a letto, mi sveglio, mi tuffo negli ultimi due episodi.
Sono le 10.15 del 24 febbraio ed io ho già finito di vedere Suburra 2 e solo perché sono stata molto brava ad uscire.
Ora la cosa bellissima e bruttissima di Netflix è che ti molla lì la serie tutta insieme, di venerdì e chi è così bravo da non farsi una scorpacciata?! Io no!
Ora toccherà aspettare quel paio di anni per vedere la terza serie… basta poco, che ci vuole?!?
Allora, secondo me, insieme a Gomorra uno dei prodotti meglio riusciti delle serie nostrane.
Ci sono: violenza, passione, amore, amicizia, attori molto bravi, azione, vendetta.
C’è tutto quello che deve avere una serie per appassionare.
Tutto.
E io sono appassionata.
Un paio di cose mi hanno dato ai nervi: quella grandissima stronza della poliziotta, che non credo ci toglieremo dalle scatole facilmente; le treccine della nuova arrivata che mi metterei lì io a scioglierle ad una ad una… LE VA TE LE; la faccia della moglie di Cinaglia mono espressiva sia che guardi i figli sia che assista ad una strage; i look della moglie di Spadino che mi mandano fuori di testa.
E poche altre cose che nell’isieme scompaiono perché a me la serie piace.
Molto.
Ora qualsiasi cosa dica può risultare uno spoiler, quindi vi dico 3 cose o che già sapete o che non vi cambiano niente.
1. Alessandro Borghi, oltre ad essere bravo, bravissimo per me è il Bradley Cooper italiano, di una bonezza che travalica i confini di Roma. Esagerato.
2. Per tutte le 8 puntate mi sono chiesta: ma perché la produzione ha scelto telefoni per i protagonisti (soprattutto quelli non criminali perché su di loro una spiegazione me la do pure) di circa 20 anni fa?!? La poliziotta addirittura una “cozza” ha, non so il termine tecnico… avete presente quelli che si aprono?! Non ne vedevo dal 2000; la Gerini sta con il BlackBerry che ormai credo sia fallita. Non capisco.
3. Roma è dannata e bellissima. La fotografia della serie é da applausi. La messa in mezzo alle rovine uno spettacolo.
Bene. Non mi resta che augurarvi buona visione, io passerò le notti a fare pensieri impuri su Aureliano. Passo e chiudo.
PS: un plauso a Spedino, che è sempre Top!