Tra il libro (meraviglioso) di Marone che ho finito domenica e quello di De Giovanni, che usciva martedì, avevo bisogno di qualcosa di poco impegnativo che mi occupasse le serate di lettura.
Ho scelto la seconda indagine di Radeschi di Paolo Roversi, Blue tango.
Poi ci ho messo un po’ di più perché il Corriere della Sera mi ha fatto
Imbestialire su De Giovanni e dovevo prendermi i miei tempi, ma questa é un’altra storia che vi racconterò.
Comunque, l’ho letto.
Ve lo dico subito: mi é piaciuto meno del primo, ma leggeró sicuramente anche il terzo.
Mi fa simpatia il protagonista Radeschi, giornalista di nera con il cane Buk in onore di Bukowski; mi sta simpatico il vicequestore; mi piace l’ambientazione.
Un po’ debole il giallo però qui, mi sembra un po’ buttato lì niente di strutturato, il primo mi aveva colpito di più.
Abbiamo prostitute che vengono ammazzate e, nel più classico dei cliché, l’assassino è… paura eh?!
Non ve lo dico.
Radeschi e il vicequestore ci arrivano insieme ma per strade separate ed è questa la forza di questa serie che vivi due indagini, due modi diversi di risolvere lo stesso problema.
Comunque veloce, ben scritto, facile facile.
Un fantastico passatempo per me in attesa dell’ultimo Ricciardi.
Leggetene tutti.