La genialità di un’amica

Bè, devo dire che in questo periodo sono fortunata con i libri. Passo da uno all’altro e tutti, ed ognuno per un motivo diverso, mi impressionano e lasciano qualcosa!
Non è stato facile abbandonare Il potere del cane, non é stato facile entrare in un altro mondo e avevo pensato che l’unico modo fosse leggere qualcosa di assolutamente diverso per ambientazione e storia. Ci sono riuscita perché, su altro consiglio, ho letto L’amica geniale di Elena Ferrante.
Che dire? Sono passata dalla storia del narcotraffico in America centrale alla storia di due amiche nella Napoli dei poveri rioni negli anni ’50.
Ci ho messo un po’ ad immedesimarmi perché parliamo della storia di due amiche dai primi anni di vita fino, ad ora, ai sedici anni. So che il libro fa parte di una trilogia e non potrebbe essere altrimenti, visto il modo in cui finisce.
Abbiamo Linù, voce narrante, e Lila.
La prima sembra vivere sotto l’ombra della seconda; sembra che ogni decisione prenda nella vita la prima sia frutto della seconda o quantomeno sia stata presa per competere o compiacere la seconda.
Ho provato fastidio a tratti per questa storia di amicizia perché si ha la sensazione che Linù non si renda conto del suo valore e faccia di tutto per contrastare l’assoluta genialità e superiorità dell’amica.
Poi peró ci pensi e capisci di dover entrare nella testa di una bambina prima ed adolescente poi; in quel periodo in cui un’amica conta più dei tuoi genitori, in quel periodo in cui l’amicizia è il tuo mondo; in cui ti senti compresa e amata solo da chi vive esattamente le tue stesse emozioni e nello stesso momento in cui le vivi tu. Cambiando prospettiva ho iniziato ad apprezzare il libro e soprattutto la bravura dell’autrice che scrive come avesse lei stessa 10, 12, 15, 16 anni; come fosse lei stessa Linù.
Meravigliose: le ambientazioni della Napoli plebea; la voglia di soldi e di riscatto; la prima passeggiata a via Chiaia dei protagonisti; le rivalità dei ragazzi, che poi sono scugnizzi; la visione dello studio come unica via di uscita da un mondo di miseria culturale, prima di tutto; le timide scoperte sessuali degli adolescenti; la prima villeggiatura ad Ischia; la prima televisione in casa; le competizioni amorose per conquistare la più bella del reame; l’acne, l’abbronzatura e i primi occhiali; l’inconsapevolezza della protagonista nel suo essere “l’amica geniale”.
È solo il primo capitolo, avremo modo di riparlarne… intanto leggetelo anche voi… non è che posso fa’ sempre tutto io!

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2 pensieri su “La genialità di un’amica

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