Cosa c’è di più lontano da Jep Gabardella?Un monaco certosino di nome Roberto Saul.
E allora che fa Servillo? Si mette ad interpretare il secondo dopo il primo.
Facile.
Su Servillo non c’è molto da dire; o meglio, ci sarebbe talmente tanto ma posso esprimermi con un solo aggettivo: BRAVO!!!
È immenso, un attore come non ce ne sono.
Perfetto pure qui nella parte del Monaco che gabba tutti.
Vorrei spiegarvi un minimo di trama, qualcosa, ma è tipo impossibile.
O meglio: mah!
C’è questo economista che organizza un G8 e, insieme ai grandi della terra, invita una scrittrice, un musicista (credo) e questo Monaco certosino.
Bene, perché? Boh!
O meglio, il Monaco si capisce: si voleva confessare.
E dopo la confessione lo trovano morto: omicidio o suicidio?
Ve lo direi ma poi vi rovino la sorpresa anche se per nessun motivo, se non Servillo, vi spingerò ad andarlo a vedere!
Il film è grosso modo inutile; pomposamente complicato; inutilmente faticoso; senza senso; con una morale forse, ma talmente banale che manco ve la sto a dire!
Insieme a Servillo (bravo e bello, bello e bravo) c’è pure un elegantissimo Favino; per il resto non molto altro da segnalare, giusto le lentiggini e la baguette di Fendi dell’americana; ed il meraviglioso cane del tedesco.
Ah no, altra menzione va fatta alla musica di Piovani, al tramonto sul mare e alla voce di Zingaretti che doppia l’economista.
Punto, stop, finito.