E pure stavolta: aspetti, aspetti, aspetti poi arriva il momento. Hai in mano il libro.
Lo apri ed entri in un vortice per cui, dopo i famosi due giorni, il libro è finito!
7.07.2007 è l’ultimo libro di Manzini con protagonista Rocco Schiavone ed io l’ho finito.
E ora?! E niente, potrei ricominciare.
Rocco non si batte nel suo essere scanzonatamente romano anche nella nordica Aosta.
In realtà in questo libro torniamo a Roma.
Non vorrei spoilerare ma un paio di cose devo dirvele.
Siamo a Roma, nel luglio 2007 (e questo ce lo dice pure il titolo). Marina è viva; lui e Marina litigano; Marina se ne va; lui ha a che fare con un omicidio; lui cerca di scoprire i colpevoli; lui e Marina fanno pace; Marina muore.
Ora quello che succede nel mezzo io non ve lo dico perché non è giusto ma quello che vi posso dire è che in questo libro si capisce tutto di Rocco.
Si capisce il perché ed il per come è diventato così diciamo disinteressato alla vita. Lo sarebbe chiunque.
Rocco ha perso l’amore della sua vita e, sebbene questo si percepisca in tutti i libri, solo in questo si capisce il perché; solo in questo si capisce che legame avevano lui e Marina.
Delicato, coinvolgente, travolgente l’amore dei due ed il libro.
Lui & Marina così diversamente compatibili che fanno tenerezza. Si amano e punto.
E poi c’è tanta indissolubile e spietata amicizia tra queste pagine. Bella.
Manco ve lo sto a dire che resti a bocca aperta, che ti cade la lacrima, che ti fai un sacco di risate, che non riesci a posarlo finché non leggi la parola “Fine”.
MANCO VE LO STO A DIRE che dovete comprarlo prima di subito e, a quei due o tre che ancora non si sono appassionati a Schiavone: “siete fortunati, perché avete tanto da leggere!”.
Un’ultima annotazione a Manzini.
Lo dico a te, come l’ho detto a De Giovanni: “troppe cose appese, confido del tuo buon cuore per leggere, PRESTO, il seguito. Daje Anto'”.