Mi devo ripetere: quello che avevo scritto per Don Winslow e il suo China Doll vale anche per Robecchi e Dove sei stanotte.Perché pure qui quello che viene accennato nel primo libro trova ora la sua consacrazione nel secondo.
Vi ricordate di Carlo Monterossi di cui vi ho già parlato: autore televisivo trash che vive a Milano ed incappa in omicidi?! Bene, nel primo libro mi era sembrato così così, ora nel secondo l’ho trovato troppo divertente.
Carlo è un personaggio simpatico, fa ridere e così tutta la pletora di figure che gli girano intorno.
Stavolta a Milano c’è l’Expo e viene ucciso un giapponese. Un impiccio difficile da districare anche perché non si sa neanche chi sia questo giapponese che decide di morire nella macchina di Carlo, il quale comincia una comica latitanza.
Carlo si ritrova in una comunità peruviana, niente di più lontano da lui, ma nella quale si trova a suo agio e scopre di sapere ancora appassionarsi alla vita e, soprattutto, alle donne.
Qui, infatti, trova Maria.
Non vi voglio dire molto altro della trama perché non ci sarebbe gusto a leggere ma vi assicuro che Carlo diventerà amico vostro.
L’uomo che inganna, festeggia, scappa, ama e, infine, aspetta, vi conquisterà.
La lettura è piacevole e veloce, a tratti davvero divertente.
La trama ingarbugliata ma tiene viva l’attenzione.
La colonna sonora è sempre Bob Dylan, unico grande poeta venerato da Carlo!
Insomma, Robecchi alla fine mi ha conquistato, spero lo faccia anche con voi!