Tu sei il male 

Prima di tutto vi racconto l’epilogo.Io ormai amo il mio Kobo.

Leggo ancora su carta perché non vi so rinunciare ma: la quantità di libri ormai presente in casa; la possibilità di comprare eBook ogni ora del giorno e della notte; la maggiore facilità nel leggerlo al letto fanno sì che ormai lo usi abitualmente.

Sapete come funziona no?! In alto a destra ti rendi conto della batteria e di quanto manchi alla catastrofe.

Ora succede che compri finalmente il libro giallo che prima il collega amico poi il capo ti invitano ad acquistare e stai lì che ti mancano gli ultimi due capitoli e zac… lui che fa?! Si spegne! E così, proprio mentre stai per scoprire il super assassino di tutti gli assassini, prendi il carica Kobo, spegni accendi, spegni accendi e ci metti solo quell’ora a chiudere il cerchio.

Vabbè, andiamo avanti.

Il mio primo libro del 2017 è stato Tu sei il male di Roberto Costantini.

Un vero giallo.

Io dico: “leggo noir soprattutto di autori italiani”; ma questa è un’altra storia: questo è un giallo vero con tutto ciò che ne consegue, (vedi: fiato sospeso, “ohhh” di stupore, “non ci credo” a raffica, insomma varie ed eventuali).

Siamo a Roma tra il 1982 ed il 2006. Italia campione del mondo di calcio in entrambi i casi e niente è casuale o lo è tutto.

Il nostro eroe buono è Michele Balestreri, giovane poliziotto (il grado già non me lo ricordo perché non sono pratica e scordo facilmente) benestante e con poca voglia di fare; bello e sciupa femmine. Succede un fatto grave, lui non risolve l’arcano (ma poi siamo sicuri?! Vi dico così per non rovinarvi il giallo ed insinuarvi il dubbio) e la sua vita cambia. Lo ritroviamo dopo 24 anni sempre in polizia (grado molto più alto, ha fatto carriera) alle prese con una serie di delitti collegati, c’è forse un seriale killer tra di noi?!

E io non ve lo dico, leggetelo.

Quello che vi posso dire è che questo libro vi catturerà: proprio non riuscirete a pensare ad altro. Ben scritta e strutturata la trama.

Delineati il giusto i personaggi, quel tanto da farti affezionare ma non troppo perché qui bisogna risolvere un caso, non pensare alla vita privata dei protagonisti che potrebbe fuorviare.

So che questo è il primo di una trilogia di libri, ora però forse devo leggere Pollyanna o simili per rifare pace con il genere umano e affrontare di nuovo il male.

Buona lettura a voi, storia d’amore per me ora.

Saluti.

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