Fatto nr. 1: il 6 gennaio vado all’Ambra Jovinelli a vedere Mastandrea e compro biglietti per il 1° marzo.
Fatto nr. 2: dopo un mese scopro che il 1° marzo ci sarà il derby Lazio-Roma e che io, a seguito del fatto 1, non potrò vederlo.
Fatto nr. 3: la Roma perde il derby e lo spettacolo che ho visto è anche decisamente trascurabile, per non dire “brutto”.
Poi dice che una non lancia improperi.
Lo spettacolo comunque è: La locandiera con Laura Morante.
E devo dire che il titolo e la Morante sono le cose più belle che già, volendo, non è poco.
La trama piuttosto banale.
Momenti di puro imbarazzo con alcuni dialoghi improbabili.
Ripeto: lei bravissima, bella tanto è proprio brava, con un dialetto toscano, e nella parte della donnina scema che poi ti risolve la questione come non ti aspetti.
Sugli altri attori preferirei non dire, perché davvero non ci sono parole soprattutto per le due inutili (anche come parte) ragazze; e tra le due, la bionda peggio della castana; anche sul tipo che fa affari con i russi preferirei stendere un pietoso velo, direi pietosissimo sul finale; altre tre figure maschili non meglio identificate nè pervenute.
Che dire?! Se cominci ad andare a teatro due volte a settimana non puoi pretende che tutti gli spettacoli riescano con il buco e ci sta, però, vi dico: “lasciate perdere se potete”.
Comunque il teatro è vivo, evviva il teatro!