Io ho visto Bohemian Rhapsody.
Non dovevo farlo perché mi è “partita la ciavatta” e vi racconto perché.
È troppo facile fare un film su un mito ed è troppo difficile farlo male.
Ci sono riusciti.
Dopo i primi 5 minuti il protagonista mi ha urtato così tanto il sistema nervoso che mi ha indisposto tutte le 2 ore di film.
Ok, Freddy aveva i denti un po’ sporgenti ma non era una caricatura.
Se vuoi approcciare un mito non ne devi fare una macchietta, lo devi rendere credibile e per me il tipo non lo è.
Due ore lunghe, noiose, con gli unici spazzi di emozione dati dalle canzoni, dalla musica, ma troppo facile se la musica in questione è quella dei Queen.
Ci mancherebbe pure.
Devo dire che il resto della band é riuscito meglio, soprattutto il chitarrista, Brian May: uguale e per niente caricaturale.
Per il resto: NO, su tutti e tutto.
Non mi è piaciuto niente a parte gli ultimi 20minuti, quelli sì emozionanti ma grazie tante trattasi del Live Aid a Wembley. Sono 20 minuti di pura musica, quella dei Queen, 20 minuti di emozione, 20 minuti che risollevano un film inutile e fatto male; 20 minuti che se cerco su YouTube posso guardare tutti i giorni dalla viva voce del protagonista, Freddy Mercury, quello vero, il mito, l’icona di stile, il genio della musica.
Quei 20 minuti arrivano alla fine di 2 ore di supplizio e ci credo che la gente esca dal cinema emozionata, lo ero anche io ma l’emozione te la dà la musica non un film inutile e fatto male che si sta approfittando di un personaggio unico che ha cambiato la storia della musica.
Per carità.
Sono d’accordo, l’ho visto ieri sera e mi ha dato le tue stesse impressioni. Mi è sembrato un film forzato, senza un vero approfondimento.
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Siamo contro tendenza ma va bene così!
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