Ve lo dico: sto rubando l’idea (e la rubrica!) a Gabriele Romagnoli, uno dei miei giornalisti preferiti, che tanto la domenica non la scrive… vi aggiorno se ne parlerà domani.
La prima cosa bella di oggi è la serata di ieri quando all’Auditorium (uno dei miei posti preferiti a Roma) ho ascoltato, proprio con Gabriele Romagnoli seduto due file dietro di me, l’orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, che ha suonato Beethoven, diretta da Ezio Bosso (una delle mie persone preferite).
La potrei chiudere qua perché già mi pare abbastanza bello così.
Vi dico però che vedere Ezio Bosso, il suo entusiasmo, la sua bravura nel dirigere, la sua gioia nel farlo è un regalo tutte le volte che succede.
Ezio Bosso è gioia di vivere, è passione, è felicità, è emozione.
Per carità, io sono una profana, ma la sua bravura mi è parsa straordinaria.
Il colpo d’occhio della sala piena; gli applausi; le varie standing ovation sono state uno spettacolo speciale, un regalo di Natale anticipato.
Lui è indescrivibile, la musica oltre la bellezza, la gente in piedi commovente.
Bravo Ezio e grazie sempre di ricordarci come si dovrebbe vivere: con il tuo entusiasmo, la tua felicità nell’ascoltare la musica dirigendo un’orchestra.
Grazie.