Vedi che è un attimo: saga, inizi e poi non smetti più… non riesci a mollare.
Questo mi é piaciuto molto più del primo.
Ormai Guerrieri lo conosco, ha fatto il suo percorso, ha più o meno una fidanzata ed arriva il poliziotto Tancredi che gli fa affidare l’incarico di Avv.to di parte civile in un processo di maltrattamenti e percosse ad una ragazza. L’imputato è un figlio di… insomma le cose non sono facili. Al solito.
Allora, quello che mi piace di Guerrieri é la sua introspezione, il fatto che lui si autoanalizza; mi fa ridere quando gli fanno domande e lui risponde in testa come vorrebbe, ma fuori in modo diplomatico. Mi piace il suo modo di relazionarsi agli altri, di gestire le udienze, di prendersi del tempo per stare da solo.
Mi piacciono i processi, la storia e la procedura.
Di Carofiglio invece mi piace la scrittura pulita e veloce; i riferimenti culturali alla musica e all’arte: tipo “Era una scena molto triste, come certi silenziosi interni di Hopper”. La trovo bellissima e, come ha detto un mio colto amico “icastica”.
Bene, vado avanti, leggetene tutti.