Con l’inizio della Fase 2, ho finito la serie di Carofiglio sull’Avv.to Guerrieri e già mi manca.
Ma tipo che l’ho finito 10 minuti fa eh. E, dal momento che so che stasera mi mancherà ancora di più, ho già preso L’arte del dubbio che sono quasi certa di aver letto ma “nel dubbio” (strabiliante gioco di parole!) l’ho ripreso.
Allora, ve lo dico, Le perfezioni provvisorie è stato il mio preferito della serie.
Mi è piaciuto tutto: l’età e la maturità di Guido; la storia, l’intreccio ed il modo di raccontarlo; l’amicizia dell’Avv.to con la proprietaria (a noi già nota) del Chelsea. Insomma mi è piaciuto tantissimo.
Rispetto agli altri ci sono meno digressioni personali e meno divagazioni sul diritto che sono sempre gradite ma un po’ rallentano il filo delle storie. Qui no, qui la storia fila liscia: è appassionante, ben costruita, giustamente misteriosa. Ci sono delle ragazze più giovani dell’Avv.to perchè sebbene si tratti (e venga trattato) da Matusalemmeè ancora giovane anche lui; c’è una scomparsa, un mistero da risolvere; ci sono diversi sentimenti in gioco da seguire. Ripeto: per me il più bello della serie. Sarà anche ormai l’affezione al personaggio eh, non lo nego. Mi è diventato affascinante Guerrieri.
Mi devo fermare, sennò vi dico troppo. Secondo me non è un caso che l’abbia finito con la Fase 1 che rimarrà un momento strano della mia vita (come di quella di tutti) ma nel quale io potrò dire di aver trovato un “amico” letterario in più.
Leggetene tutti.