Cormoran wait for me!

E due…E ho letto pure il secondo, mi manca il terzo ma in mezzo dovrò fare una pausa perché ne ho un altro che mi aspetta sul comodino e rosico.

Rosico perché non vedo l’ora di mettere le mani sulla terza avventura di Cormoran Strike, dopo averne letto la seconda Il baco da seta.

Vi dicevo di essermi approcciata con qualche titubanza ma, devo dire, che Cormoran mi ha catturato.

Come al solito accade nelle saghe, dal secondo libro in poi ti appassioni ai personaggi, e ora capisco cosa intendeva Vianello quando parlava di Cormoran come di un suo nuovo amico.

Cormoran è un omone alto 1 metro e 90cm, figlio illegittimo di una rockstar dal quale non ha preso una sterlina, che é stato nell’esercito, dove ha perso una gamba, e che fa l’investigatore.

Insieme a lui c’è Robin, una brava ragazza che ha avuto sempre il pallino delle investigazioni e che, da segretaria, si trova a fare qualcosa di più. 

La cosa bella dei libri è l’atmosfera retró, è la ricerca del colpevole che, stavolta, ho individuato piuttosto presto devo ammettere! Sono forte, lo so! 

Mentre nell’altro libro, l’ambiente in cui si svolgevano l’omicidio prima e l’indagine poi era quello della moda; qui avviene tutto in un ambiente letterario: muore uno scrittore.

Praticamente la Rowling ha scelto le mie due grandi passioni per costruirci arzigogolati gialli. Come potevo io non divorare questi due libri?! Mi sto scervellando, senza volerlo sapere, di immaginare dove possa essere ambientato il terzo.

Comunque, la lettura è davvero gradevole forse un po’ troppo minuziose le descrizioni: sembra davvero di vedere Cormoran che si aggira per Londra, imbiancata dalla neve. 

Non si lascia molto spazio all’immaginazione se non nel reperire indizi e trovare l’assassino.

Divertente, veloce, appassionante.

Insomma, mi è piaciuto, mi piace ed ora rosico che non potrò attaccare subito il terzo capitolo ma faccio presto presto a leggere il prossimo… Cormoran, aspettami, intanto cominciate voi!

Enjoy the reading.

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