Guadagninite

Oggi vorrei parlarvi di questo strano fenomeno: la “Guadagninite”.

Vi chiederete: e cos’è mai? Vi spiego subito.

Guadagnino è il noto regista, molto amato dagli ammmericani che in due anni ha girato due film Chiamami con il tuo nome e Suspiria. La cosa che ho a lui contestato in entrambe le visioni, ma non ve ne ho mai parlato, è che se tu dai un certo titolo al film io mi aspetto: per il primo di vedere la trasposizione del libro; per il secondo un rifacimento del famoso film di Dario Argento.

No, Guadagnino non si attiene a questa regola e che fa?! Prende il libro e il film, mantiene il titolo e poi fa un po’ come cazzo gli pare. Nel film, tratto dal libro, ha cambiato l’ambientazione (e secondo me la forza del libro è quella), ha modificato la meta di un viaggio (e pure lì nel libro è il libro stesso quel viaggio) e poi si è preso proprio la briga di reinventare la psicologia del protagonista.

Scusa Guadagnino: NON SI FA.

Idem con patate per Suspiria: preso il titolo, lasciato questo e poi tanti saluti alla trama di Argento.

Scusa Guadagnino: NON SI FA.

Ce la fai ad avere una tua idea originale e realizzarla?! O ti serve il titolo perché così la gente ti viene a vedere?! Io penso che sia “la secònda che ho detto” (cit.).

Essendo per me Guadagnino il massimo esponente di questo fenomeno, ho deciso di intitolarlo a lui.

E giusto ieri sono di nuovo incappata in questa situazione.

Vado a teatro a vedere Giselle, il balletto. Ora tu che ti aspetti: tutù e musica e Giselle contadina innamorata etc. etc. Che ti ritrovi a vedere?! 10 bravissimi ballerini, mezzi nudi, che ballano a scatti e senza musica o, dove la musica c’è, è tipo Il cielo in una stanza o Ciao ciao bambina e non la musica classica e meravigliosa di Adam.

Io non ho nulla contro le rivisitazioni ma queste non sono rivisitazioni: queste sono un’altra cosa, un’altra opera, un altro balletto, un altro film.

E’ troppo facile attirare il pubblico con il titolo per poi fargli vedere un’altra cosa.

Popolo di Guadagnini, NON SI FA!

Io se vengo a vedere Giselle, voglio vedere Giselle. Se vengo a vedere Suspiria, voglio vedere Suspiria. Sennò me la intitoli in un altro modo e io decido di venire se voglio vedere una novità sennò me ne sto a casa. Se il balletto si fosse intitolato, per dire, “10 ballerini mezzi nudi nel parco” magari sarei venuta (o magari no) ma sicuro predisposta in maniera diversa… non è possibile che la mia faccia per tutto il primo atto si debba trasformare in un immenso punto interrogativo. Non è corretto. Questo vuol dire approfittarsene.

Popolo di Guadagnini, NON SI FA, brutti scorretti che non siete altro.

Volete fare gli artisti?! Ecco, fatevi venire una bella idea originale e lavorateci. Come dite?! Avete paura che poi non vi ci viene nessuno?! Paura legittima perché anche mantenendo il titolo e modificando la trama non è che mettiate in scena dei capolavori ma che ho deciso io di fare l’artista?! Assumetevi il rischio, brutti Guadagnini scorretti che non siete altro.

Artisti cari, la guadagninite è un brutto fenomeno, statene lontani.

Passo e chiudo.

 

 

 

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