Ho finito questo che credo essere l’ultimo della serie “spritz con l’autore” nel senso che ho letto tutti quelli consigliati.
Questo anche era stato consigliato da De Silva, super apprezzato da lui soprattutto perché primo libro di autore esordiente ed unico esordiente pubblicato da Adelphi nel 2019 mi pare.
Il libro è Benevolenza cosmica di Fabio Canà.
Che vi posso dire?! Non male ma neanche bene, cioè io non lo consiglierei. No, proprio no.
A me già un po’ ha urtato che questo scrittore italianissimo ambienti il proprio libro a Londra. Perché? E voi direte: “ma che ti importa?!” e non lo so ma mi ha smosso un po’ i nervi. Uno che è nato a San Benedetto del Tronto e vive ad Alba Adriatica mi spiegate perché deve ambientare un libro a Londra?! Boh, sarò limitata io.
Poi c’è questo tipo a cui va tutto dannatamente bene da mesi: salute, soldi, amore, lavoro etc. etc. Vuoi quella donna lì?! Eccola che ti si regala. Vuoi quella promozione? No?! Ma te la voglio dare lo stesso. Hai un piccolo disturbo di salute? Caso rarissimo, ma tu sopravviverai e così per pagine e pagine.
La cosa che mi ha infastidito è che: ok, sei fortunato, bene, goditela! Invece no, lui cerca di capire il perché di tutta questa fortuna per distruggerla perché secondo lui non è normale. Certo, non lo è ma #sticazzi mi verrebbe da dire, caro Kurt ma quando ti ricapita?! Ma che ti frega.
Litigate con tassisti che vogliono offrirgli la corsa, con donne che gli si concedono. Ma che livello di ridicolo si può raggiungere?!
Poi, per carità, il libro è scritto bene ma dopo un po’ una noia.
Diciamo che il momento più divertente c’è verso la fine, quando cerca il suo corrispettivo in sfiga tra i contatti e richiama gente che non sente da decenni e: uno è morto, uno in ospedale che ha cambiato sesso, uno a Panama, etc etc.
Mediamente originale la trama perché in genere è il Calimero di turno che viene raccontato nei libri, ma a me non ha fatto impazzire anzi, se possibile mi ha urtato.
La fine poi?! Per carità, proprio “il vissero felici e contenti” che non ti devi aspettare. Ecco.
Leggete altro, meglio.