Finalmente ho visto Jocker.
Com’è il film?! Boh!
Com’è lui?! Immenso.
Così è: del film ti rimane lui.
È pazzesco, bravo, bravissimo, eccezionale, folle, esagerato, superbo.
Un Attore, l’Attore.
Il film in se ricordiamoci che vuole spiegare il perché il cattivo di Batman è cattivo. Siamo seri, la trama del film in se manco da andarla a cercare.
Jocker è un matto; Batman (quando arriverà) sarà un uomo pipistrello; vivono tutti a Gotham city.
Direi andiamo avanti sulla trama che, sebbene sottesa, c’è: Jocker ci diventa il paladino dei deboli, una sorta di violento Robin Hood che non ruba, ammazza direttamente; uno che crea una rivolta sociale povero contro ricchi.
Il film ti porta un po’ a tifare per lui ma non tifi per il personaggio, tifi per Joaquin Phoenix, per la sua immensa bravura, per la sua grandezza, per la sua bellezza.
Devo ammettere che ogni tanto mi sono distratta e ho cominciato a pensare: ma come cazzo fa questo?! Fuori casa un disadattato maltrattato da tutti, dentro casa uno gnocco che accudisce la mamma.
Non so come esprimervi la bravura, solo guardandolo capirete.
È pazzo vero: la risata inquietante; lo sguardo indifeso e poi quello assassino; il ballo liberatorio dopo la fatica di vivere che ti trasmette da subito, la prima volta che fa le scale per arrivare a casa; il pianto, la voglia di riscatto, la consapevolezza di non riuscire; le fughe, i pestaggi, gli omicidi, LUI.
IM MEN SO.
Ve lo consiglio: ma caldamente!
Dovete vederne tutti.
Buona visione
Ah, una nota di stile, in questo film hanno TUTTI i pantaloni corti. Tutti. Non capisco quale ne sia la causa ma tant’è.