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Fomenti Mattutini

Lo so, sono già stata sull’argomento ma ho bisogno di tornarci!

Ho qualche fomento da condividere con voi.

Fomento nr. 1

Accompagnamento bambini a scuola.

Perché?! Perché?! Perché?!

Usate la macchina per portare i vostri pargoli a scuola!

Perché perché perché?!

Tendenzialmente le scuole, almeno dalla materna alle medie (e poi chi se ne frega perché se ne vanno da soli!) non dovrebbero stare sotto casa?! Io così penso e credo sia così. Ecco, allora mi chiedo TUTTE LE MATTINE perché c’è una doppia fila davanti alle scuole all’entrata che manco in un centro commerciale sotto Natale?!

Perché perché perché?!

Poi dice: “vabbè ma magari poi le Madonne delle mamme vanno a lavoro” e no, qua vi voglio perché non vanno a lavoro, vanno a casa tendenzialmente dato il look da sfollate e allora mi chiedo: “perché non prendete i vostri cazzo di ragazzini per la manina e ce li portate a piedi a scuola?! Perché?!?!?

Fomento nr. 2.

Vigili all’incrocio.

Mi chiedo: ma perché ad un incrocio enorme con semaforo perfettamente funzionante ci mettete i Vigili?! Ho provato a chiedere alla Polizia municipale ma non ho ottenuto risposta. Ma perché se: verde cammino, rosso sto fermo e funziona, io devo vedere quel povero omino in mezzo alle macchine che giocano a tetris e che non fa altro che incastrarle peggio?! Perché?!?!

Fomento nr. 3

Spazio tutto a destra.

Ora, automobilista, che hai ben tre corsie per fare i tuoi porci comodi, per quale motivo mi occupi pure quello spazietto a destra dove possono passare i motorini?! Perché?! Tanto tu non passi uguale e così non fai passare neanche noi: levati, stronzo!

Fomento nr. 4

E poi ci sei tu.

Tu, donna con la coda che esce dal casco (e questo già dovrebbe farci capire che non sei un’esperta dal momento che, se lo fossi, i capelli li terresti sotto la giacca per proteggerli!); tu, con la borsa appesa alla spalla anche sul motorino; tu, che hai paura di andare sul motorino e non so perché, alla soglia dei 50 anni, hai deciso di salire sul due ruote; ecco, proprio tu, ti devi levare dalle palle che fai una fila come sopra… evita, riprendi la macchina, anzi, guarda tendenzialmente ti consiglierei di prendere i mezzi pubblici che secondo me sei un pericolo pure sulle 4 ruote! Levati dalle palle!!!

Oh, e ora che mi sento meglio: buona giornata!

 

Quanta originalità!

E questo è uno di quei casi (rari, rarissimi!) in cui il film batte il libro.

Questo è il caso di Noi & la Giulia che batte 1300 Giulia & altri miracoli.

Secondo me la storia rende meglio sullo schermo del cinema che tra le pagine del libro. Sarà che a me il libro non era proprio piaciuto.

Poi, però, io sono di coccio: non mi piace il libro e vado a vedere il film: sono un fenomeno! E ma io dovevo capire, dovevo vedere, dovevo sbatterci la testa.

E l’ho fatto e vi dirò meno peggio di quanto credessi.

Il protagonista è Diego che, dopo la morte del padre, decide di abbandonare la sua monotona vita per trasferirsi in campagna e mettere su un agriturismo.

Quanta originalità!

Nel farlo si imbatte in altri due sfigati come lui: stessa età, stessa sfiga nella vita, stesso desiderio di cambiarla.

Quanta originalità!

Comprano una catapecchia, la rimettono su con l’aiuto di una disgraziata incinta e di un quarto deluso dalla vita pure lui.

Quanta originalità!

Sistemano tutto, stanno per partire con l’impresa e interviene la malavita a chiedere il pizzo e qui davvero parte l’originalità della storia perché il Che Guevara de noartri, interpretato da un Amendola in versione Mario Brega, si ribella e comincia il divertimento che non vi sto a dire perché vi rovinerei la storia.

I protagonisti: Argentero, Leo, Amendola, Foglietta, Fresi e Buccirosso sono carini, bravi, stanno nella parte. Un colpo vedere Amendola nei panni di Mario Brega, per chi come me è cresciuta con i film di Verdone, ma ci sta; così come un fastidio vedere la Foglietta con quel taglio di capelli: mezzi rasati e mezzi lunghi, che volevano essere da alternativa ma che a me facevano venire in mente solo un paio di forbici per pareggiare lo scempio.

Che dire, quindi?! Nì, senza infamia e senza lode ma d’altronde pure il libro era così secondo me… anzi, alcune scene rendono meglio viste che lette, come dicevo: tipo il ciccio che sviene al pensiero della violenza o i due ragazzini agli arresti o il criminale con la Giulia e la musica sotto terra.

Insomma, si fa vedere il film, si può vedere.

 

 

I’m so sorry

Mi chiedevo se anche a voi capita di dire “mi dispiace”; a me capita spesso ma magari non agli altri, a me stessa, nella mia testa.

Lo dico di continuo, perché penso a delle cose ed eccolo lì il “mi dispiace”.

Volete sapere quando, perché e di cosa mi dispiaccio? Ve lo dico.

  • Mi dispiace quando vedo un maledetto parcheggiato davanti allo scivolo dei disabili e non posso rigargli la macchina;
  • mi dispiace che non mi ami;
  • mi dispiace che sono tornati di moda gli anni ’80 (spero finisca presto!);
  • mi dispiace non poter passare più tempo con la mia meravigliosa cana;
  • mi dispiace che Gigi D’Alessio abbia successo;
  • mi dispiace che non sia sempre estate;
  • mi dispiace non poterti dimostrare quanto ti amo io;
  • mi dispiace che esistono le Hogan;
  • mi dispiace che questo blog non valga 8 milioni di € come quello della bocconiana;
  • mi dispiace non avere la possibilità di rispondere come vorrei sempre a chi voglio;
  • mi dispiace non poter spendere tutti miei soldi in abbigliamento e accessori;
  • mi dispiace vederti cambiare in poche ore e non capirne il motivo;
  • mi dispiace non essere stata in grado di lanciare l’hashtag #giannininudo e vederlo così in trasmissione;
  • mi dispiace non poter uccidere tutti quelli che maltrattano i cani e i bambini;
  • mi dispiace che c’è la crisi;
  • mi dispiace che ci sono le guerre;
  • mi dispiace che c’è la fame nel mondo;
  • mi dispiace non potermi sfondare di nutella;
  • mi dispiace non poter picchiare delle persone che reputo insopportabili;
  • mi dispiace che alcune persone non si lavano e puzzano;
  • mi dispiace non potermi “pelare” di nuovo…

ma soprattutto…

mi dispiace dover dire MI DISPIACE!