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Pillole di MFW

Ho poco tempo, ve lo dico, ma ho deciso di dedicare quei 15 minuti al giorno per vedere cosa ci regala la Milano Fashion Week.

Non so a che giorno siamo della settimana della moda ma oggi hanno sfilato, tra gli altri: Peter Pilotto, Alessandro Dell’Acqua per Nr. 21, Prada e Alberta Ferretti.

Quest’ultima per me ha vinto: una sfilata bellissima, colorata, romantica, dinamica. Vi posto qui il mio vestito preferito:

Non mi è piaciuto affatto Peter Pilotto, molto troppo colorato ma sostanzialmente immettibile, guardare per credere, un semaforo ambulante, non brutto eh ma pur sempre un semaforo:

Io adoro Alessandro Dell’Acqua. Mi piace molto sempre, però trovo la collezione un po’ faticosa, troppe cose e tutte insieme, tagli, fiori, drappeggi… un po’ faticosa, ma sempre valida, originale:

E poi Prada, molto cool, mi è piaciuta ma non ha vinto la palmetta di oggi…

…vediamo che succede domani: stay tuned!

The oscar 2019 goes to…

Allora, mi tolgo subito il pensiero ed è ovvio che non vi parlerò delle statuette.

Non mi interessa a chi è andato quale Oscar perché non è di mia competenza dal momento che se hanno fatto vincere il criceto che ha interpretato Freddy Mercury e non Christian Bale per Vice è evidente che qualcosa in quel di Los Angeles non funziona. Sono sodisfatta invece che non abbia vinto Lady Gaga, se non per la canzone (che comunque trovo orribile) e Bohemian Rapsody. Mi riprometto di vedere al più presto Green Book, cosa che non ho ancora fatto perché la cabala mi è stata avversa.

Sono qui, invece, per parlare di vestiti.

Il mio Oscar va, lo assegno subito così ci togliamo il pensiero, a lui:Billy

Lui è Billy Porter in uno smoking firmato Christian Soriano: trovo bellissima l’idea e da donna invitata rosicherei perché avrei voluto indossarlo io questo smoking “gonnato”. GENI!

Bellissime le donne in rosa: Gemma Chan in Valentino, Helen Mirren in Schiaparelli e Julia Roberts in Eliee Saab. 

Mi è piaciuta 0 (ma forse io devo avere un problema con lei) Lady Gaga in un banalissimo Alexander McQueen, NERO: scusate ma quell’effetto “poggiamani” sui fianchi, stile manichino che ho in camera mia lo trovo orribile. Spiccava al collo un collier da 20 milioni di $ (20 milioni!!!) di Tiffany, guardare per credere.

 

Non mi sono piaciute (e mi dispiace perché in genere mi piacciono):

  1. Charlize in Dior, l’abito è bellissimo dietro ma davanti non le dona secondo me, senza contare che quel colore è una condanna a morte… in realtà è proprio color morte… per chi se lo chiedesse i gioielli sono di Bulgari;
  2. Emma Stone, sempre in Luis Vuitton, che ha finalmente capito che non le deve mettere tailleur perché non sta andando in ufficio ma con dubbi risultati;Emma
  3. Irina in Burberry, che io dico per non farla risultare una dea ce ne vuole e ci sono riusciti, segnalo che la poverina si è dovuta fare il red carpet con marito e suocera… e infatti la faccia di lei la dice lunga (devo pensare, comunque, che Bradley abbia preso tutto dal papà, considerata la mamma!); Irina
  4. Glen Close, che mi ha cacciato un effetto Ferrero Rocher (o proprio statuetta dell’Oscar) in Carolina Herrera;Glen
  5. Chiara Ferragni, in Valli, perchè mi è piaciuta di più, sempre in Valli rosso, quando ha fatto da madrina ad Eurodisney che qui dove quel fiocchetto mi fa troppo ballo delle debuttanti:

    Ok, direi che posso fermarmi qui. Aggiungo solo: vincitrice Oscar per attrice protagonista (Olivia Colman) in Prada, per me è un NO; mentre attrice non protagonista (Mahershala Ali per Green Book) in Oscar de la Renta per me è un sì.

    Bene, ci vediamo l’anno prossimo. Tanti saluti.

A, b, c…

Sento la necessità di aiutarvi a comprendere alcuni termini di moda che si leggono sui giornali e che sicuramente vi sarete chieste: “ma che vor di’?!”.

Ecco, io prima di voi, e, quindi, ho deciso di mettere nero su bianco un microscopico dizionario sulle scarpe per la moda inverno 2014/2015.

  • Cuissard. Sono tornati di gran moda. E cosa sono? Banalmente gli stivali alla gatto con gli stivali. Avete presente? Quelli con il gambale altissimo, sopra il ginocchio e che personalmente non potrò mai indossare. Prima di tutto chiariamoci, se avete una nanogamba lasciate perdere perché non è cosa, diversamente sbizzarritevi perché quest’anno veramente li hanno messi in produzione tutti da Stuart Weitzman, che ne ha fatti di bellissimi; a Dior a Versace a Pretty Ballerinas (financo!) ovunque donne super sexy con stivali super alti. Di vernice, di camoscio, con tacco 12 o senza tacco. Spettacolo.
  • Slip-on. Siamo sempre nel settore scarpe ma, permettetemi, queste proprio le aborro. Si tratta delle snakers con elastico vicino alla linguetta, senza stringhe, facili da indossare come dice la parola stessa. Ecco, io le schifo ma vanno tantissimo il che non mi indurrà a comprarle… oddio dicevo la stessa cosa delle espradillas e poi, di fronte ad un paio particolarmente carine, ho ceduto. Comunque, tornando a noi, le più famose cono le Vans che credo le abbia inventate e che ne ha fatte veramente di tutti i tipi, persino dorate; ma ne troverete ovunque da Prada a H&M da Givenchy a Zara… per quanto mi riguarda solo in negozio perché non mi avranno mai!
  • Pumps. Sono quelle scarpe con tacco vertiginoso in cui il plateux è incorporato nella scarpa, non si vede. Non mi piacciono molto, le trovo un po’ volgari ma se ne possono trovare modelli interessanti. Come?! Cos’è il plateux?! Ok, lasciate questa sezione del blog e dirigetevi verso tutte le altre, io non ho tempo da perdere!!!
  • Platform. Si tratta di scarpe con zeppa unica, lungo tutta la lunghezza del piede e senza dislivello, diciamo. Queste potrebbero essere indicate a chi, come me, necessiterebbe di qualche centimetro in più ma, sebbene quest’anno vadano tantissimo e la mia adorata Stella ne abbia fatte con le stelle appunto, MAI (e sottolineo MAI) mi avranno. Le trovo talmente brutte da diventare misogine.
  • Stringate. Bè, qui forse vi offendo, perchè tutte saprete cosa sono le stringate, comunque, scarpe da uomo con i lacci. Belle, le adoro: con gonna longuette, con gonna lunga, con pantaloni larghi, stretti, con minigonna… insomma, sempre. Compratele.

Bene, per ora può bastare.

Se avete dubbi, incertezze, scrivete al solito a vadobenecosi@gmail.com e scrivete però.